19/04/2025

Acquagym: i due esercizi top per modellare i tricipiti

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 19/04/2025 Aggiornato il 19/04/2025

Addio all’effetto-tendina: sfruttando la resistenza dell’acqua e con qualche accorgimento smart, chiunque può migliorare il tono delle braccia. Anche in modalità fai-da-te

esercizi in acqua per le braccia

L’acqua è uno strumento utilissimo per svolgere allenamenti fitness efficaci: grazie alla resistenza che oppone ad ogni gesto, e che può essere sfruttata in modo personalizzato, adeguando gli esercizi alle possibilità e alle esigenze individuali, permette di rinforzare e modellare la muscolatura con ottimi risultati. Lo assicura Paolo Michieletto, master trainer, docente universitario ed esperto di acquafitness, suggerendo due esercizi mirati per far lavorare i tricipiti.

Gli esercizi più utili per contrastare le odiatissime “tendine” sono semplici, alla portata di tutte e adatte anche al fai-da-te

 

Quando i tricipiti si rilassano…

Tutte le donne conoscono gli antiestetici cedimenti della parte posteriore delle braccia. Qui l’epidermide tende a rilassarsi con il passare del tempo e i sottostanti muscoli tricipiti, che ne costituiscono il sostegno, devono essere mantenuti tonici e definiti: se perdono volume, infatti, l’“impalcatura” viene meno e tutta la zona subisce un palese effetto-gravità. L’acqua della piscina permette di allenare bene questa zona, eseguendo movimenti specifici e mirati con l’ausilio dei guantini palmati o delle palette rigide per le mani, ma anche a corpo libero se si è meno allenate. Attenzione, l’esperto ricorda che nel fitness acquatico è impossibile isolare singoli gruppi muscolari, perché il movimento e la presenza dei flutti del liquido intorno al corpo mettono in gioco più muscoli contemporaneamente, in sinergia. Quindi anche gli esercizi adatti a contrastare o prevenire l’effetto-tendina coinvolgono anche altri muscoli dell’upper-body, in particolare i deltoidi (che avvolgono le spalle) e i pettorali.

 

Due esercizi che funzionano

Il denominatore comune fra gli esercizi per i tricipiti è rappresentato dai movimenti della spinta e dell’estensione, variamente eseguite con le braccia. L’istruttore ne consiglia due alla portata di chiunque, che si eseguono in immersione fino al collo, in modo che le zone in movimento siano sotto alla superficie dell’acqua.

  1. Nel primo esercizio siete in piedi e tenete le braccia aperte a croce, con i palmi delle mani in avanti: potete eseguirlo con i gomiti estesi o, se vi è più naturale, tenendoli leggermente piegati. Chiudete entrambe le braccia davanti al petto, “sentendo” il punto di pressione dei palmi delle mani sul liquido che vi circonda. Poi, quando le braccia sono tese e parallele davanti a voi, ruotate le mani in modo che i palmi siano rivolti verso l’esterno e aprite di nuovo le braccia a croce, spingendo l’acqua all’indietro con la stessa forza. Si può lavorare con un solo braccio alla volta (in questo caso tenete i piedi uno più avanti dell’altro, per facilitare l’equilibrio) o con entrambe (i piedi, sul fondo della vasca, sono paralleli e alla distanza pari a quella delle spalle). Espirate nella prima fase del gesto, inspirate quando il braccio (o le braccia) si riapre all’indietro.
  2. Posizionatevi i piedi di fronte al bordo della piscina, con le mani appoggiate al bordo stesso, e lasciatevi cadere in avanti come un blocco rigido, con il corpo (testa, busto e gambe) in perfetto allineamento. Piegate i gomiti, per ammortizzare la “caduta” ed estendeteli di nuovo, come nell’esecuzione dei push-up a terra. I gomiti scorrono chiusi lungo il busto. Lo stesso esercizio si può eseguire anche con un braccio solo, ma occorre essere più allenate perché è più impegnativo.

 

Movimenti di qualità

Quante ripetizioni occorrono per ogni esercizio? Non conta tanto la quantità, quanto la qualità del movimento. Il segreto è che l’ampiezza del gesto e la velocità (piuttosto sostenuta) devono essere uniformi. Fate una pausa quando vi accorgete che l’escursione del movimento e il suo ritmo si modificano, che la velocità si riduce, che non ce la fate più.