21/10/2020

Montagna: come affrontare le vie ferrate in 8 step

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 21/10/2020 Aggiornato il 21/10/2020

Seguendo alcune regole di sicurezza le ferrate sono un’esperienza davvero emozionante e offrono un allenamento total body davvero completo

Ferrate

Amate la montagna e le escursioni in quota? Conoscete le vie ferrate? Sono tracciati attrezzati con pioli, catene e funi d’acciaio, a volte anche scalette o ponticelli metallici, che consentono di superare tratti su roccia, pareti o passaggi strapiombanti senza avere necessariamente padronanza delle tecniche alpinistiche o di quelle dell’arrampicata. Sono praticabili per quasi tutto l’anno e anche l’autunno è una stagione ideale per mettervi alla prova: un’esperienza molto emozionante.

Con le dovute cautele e rispettando alcune importanti regole di sicurezza, le vie ferrate sono un’esperienza accessibile a tutte.

L’ABC per cominciare

Thomas Aichner, operatore di elisoccorso del Soccorso Alpino Alto Adige, spiega l’abc per un giusto approccio a questi percorsi.

  1. Le ferrate sono classificate in base alla difficoltà, indicata con le prime lettere dell’alfabeto (dalla A alla E) o con sigle: da “facile” (F) a ‘estremamente difficile’ (ED). La difficoltà non dipende dalla lunghezza del percorso, ma dalla pendenza e dall’esposizione della parete: quanto più è a strapiombo, tanto più numerosi, lunghi e ripidi sono i tratti attrezzati con i supporti. In pratica: si avanza non solo a forza di gambe, ma anche aiutandosi e sollevandosi con mani e braccia. Per la neofita va bene un tracciato classificato A (che corrisponde a F-facile), o al massimo B, con un dislivello non superiore a 500 metri.
  2. Alternano tratti di cammino a parti esposte e attrezzate, ma si percorrono solo in salita: una volta a metà strada non potete tornare indietro. Se avete paura (le prime volte può essere comprensibile), non forzatevi a procedere: rischiereste di bloccarvi in parete. Dopo i primi 100-150 metri siete ancora in tempo per rientrare.
  3. La prima esperienza di ferrata si fa con una guida, che fornisce l’attrezzatura necessaria e insegna le tecniche e le norme di sicurezza indispensabili a procedere in modo corretto. Poi deciderete se acquistare il vostro kit completo: imbracatura, corda e moschettoni per assicurarvi al cavo d’acciaio o ai pioli delle scalette e caschetto protettivo.
  4. Una via ferrata costituisce un total body training completo, ma proprio per questo richiede una preparazione fisica adeguata. Rispetto a una camminata, infatti, lavorano intensamente anche le braccia, le spalle e i dorsali, che devono essere ben allenati, e gli addominali sono molto sollecitati.
  5. Durante la salita cercate di usare molto le gambe, posando i piedi e spingendo, piuttosto che le braccia, tirando e sollevandovi verso l’alto: così evitate di sfinirvi di fatica.
  6. Prima della partenza, controllate le previsioni meteo: su una ferrata non si può correre, per mettersi al riparo da un improvviso temporale, e la presenza del metallo è un pericolo in caso di fulmini. Meglio comunque partire presto al mattino, quando il tempo è più stabile e fa più fresco.
  7. Non caricate troppo lo zaino (vi sbilancerebbe), portate con voi una giacca protettiva, usate i guanti (impediscono la formazione di vesciche alle mani sui cavi d’acciaio) e non dimenticate una riserva d’acqua.
  8. Per la sicurezza vostra e altrui, sul tracciato evitate di stare troppo vicine ad altri escursionisti.