Gym per chi viaggia in treno
Quando ci si prepara a una trasferta è utile un breve workout che previene rallentamenti circolatori, tensioni localizzate e fastidi durante il viaggio
Quando ci si abitua alla pratica fitness, se ne scoprono i benefici non solo estetici, ma anche molto concreti, durante le più svariate attività quotidiane e nei momenti che richiedono un boost di benessere. Volete un esempio? Pensate a un viaggio in treno: secondo una recente ricerca svolta dalla piattaforma Trainline, l’organizzazione pre-partenza non è fatta solo di preparazione di bagagli e documenti, ma anche di preparazione fisica e mentale.
Il 17% di chi viaggia in treno dichiara di eseguire esercizi di stretching prima del viaggio e 1 su 5 è abituato a eseguire esercizi di rilassamento mentale.
Il 41% degli intervistati afferma di non dedicarsi specificamente allo stretching o alla mindfulness, ma vorrebbe prenderli in considerazione per migliorare l’esperienza del viaggio. Addirittura 2 persone su 3 ritengono che questo genere di esercizi potrebbe essere utile. Se pensate di rientrare nel 66% che non ha mai provato, ma vorrebbe imparare un training ad hoc da eseguire prima della partenza, i coach della piattaforma di fitness e wellness Buddyfit hanno messo a punto un breve workout con due obiettivi: migliorare la circolazione degli arti inferiori, che durante la lunga permanenza seduti rallenta, e dare il giusto tono muscolare e la giusta flessibilità all’upper-body, perché sarà coinvolto nel sollevamento dei bagagli ed è opportuno che braccia, spalle e schiena non siano totalmente disavvezzi all’esercizio e che le articolazioni siano mobili.
Un mini-circuito in 4 esercizi
Ecco il mini-circuito di 4 esercizi da effettuare prima di una trasferta in treno.
- Flessioni laterali. In piedi, con le gambe aperte quanto la larghezza dei fianchi. Estendete un braccio verso l’alto, con il palmo della mano rivolto all’interno, e flettete il busto lateralmente, avvicinando la spalla opposta al bacino. La zona lombare deve essere protetta, quindi risucchiate l’ombelico verso la colonna vertebrale. Mantenete la posizione di allungamento per 6 respiri completi, poi eseguite dall’altra parte. L’allungamento dei muscoli della catena cinetica laterale e degli intercostali, insieme allo sblocco del diaframma, facilita la respirazione e ha quindi effetti molto rilassanti.
- Calf raise. In posizione eretta, portatevi ripetutamente sulle punte dei piedi, spostando in avanti il peso del corpo. Ripetete 3 serie da un minuto di sollevamenti-e-ritorni lenti e controllati, con recuperi da 15 secondi fra una e l’altra. Il lavoro, che coinvolge prevalentemente i muscoli dei polpacci ma anche i quadricipiti, ha la peculiarità di “strizzare” i muscoli stessi, stimolando la circolazione e facilitando il ritorno venoso e linfatico. L’effetto-pompa è un’ottima prevenzione per i rallentamenti circolatori e i ristagni di liquidi che si verificano quando si rimane a lungo seduti.
- Cobra. La posa yoga del cobra, eseguita appoggiandosi ai polpastrelli delle mani e spingendo la parte anteriore delle cosce e il dorso dei piedi a terra, va ripetuta per 8 volte. Rinforza i muscoli della schiena e delle spalle e allunga la catena cinetica anteriore, prevenendo tensioni localizzate più o meno dolenti.
- Squat. I piegamenti sulle gambe, da eseguire spingendo bene il bacino all’indietro per 3 serie da 20 ripetizioni 8con recupero di 30 secondi fra una serie e l’altra) facilitano la vascolarizzazione e il ritorno linfatico nelle gambe, evitando ristagni e gonfiori.
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