Gli stili del nuoto
Il nuoto fa bene: oltre a rimodellare la silhouette, leviga l'epidermide e riattiva la circolazione. Scopri tutti gli stili e i loro benefici
Vi siete iscritte in piscina.
Il nuoto, come sappiamo tutte, è un’attività motoria completa e armoniosa, che mette in gioco tutti i gruppi muscolari, allena il sistema cardio-respiratorio e, grazie alla presenza dell’acqua che riduce la forza di gravità, permette di compiere un esercizio fisico efficace “in scarico”, cioè senza sollecitazioni dannose per la schiena e le articolazioni.
Tuttavia ora avete un dubbio: quale stile è preferibile? Meglio la rana o il dorso? Lo stile libero o la farfalla?
La nostra fitness consultant Viviana Ghizzardi vi suggerisce qualche accorgimento per fare la scelta giusta.
Tutti gli stili di nuoto sono efficaci e modellano la figura. Inoltre il movimento eseguito in piscina comporta un continuo massaggio idrico, che riattiva la circolazione, facilita il drenaggio linfatico e leviga l’epidermide.
Le regole per una buona scelta dello stile da adottare sono due:
- le vostre capacità natatorie, perché eseguire gesti in modo scoordinato e impreciso, mantenendo posizioni scorrette, può solo procurare contratture e fastidi. Se siete alle prime armi, uno stile semplice, come il dorso, è preferibile a uno più tecnico, come la rana;
- gli eventuali problemi fisici già presenti, come le tensioni muscolari localizzate, molto frequenti, o i disturbi (anche transitori) della mobilità articolare.
Ecco allora alcune dritte sui quattro principali stili del nuoto.
Dorso. Sicuramente è quello di più facile approccio, con un movimento molto naturale anche per i neofiti. Rinforza tutta la muscolatura della schiena, sottoponendola a un benefico allungamento: è quindi perfetto anche se siete soggette a indolenzimenti e tensioni nella zona lombare o infrascapolare. Da evitare solo se avete problemi di funzionalità alle articolazioni delle spalle.
Stile libero. Semplice e alla portata di tutti, implica un importante coinvolgimento dei pettorali: se avete un atteggiamento posturale con le spalle incurvate in avanti, tende ad accentuare questo sbilanciamento. In questo caso è bene alternarlo al dorso. Per rendere i movimenti più fluidi, cercate di non respirare solo da un lato. E limitate la torsione della testa, durante l’inspirazione, per non contrarre eccessivamente il trapezio (il muscolo che sta ai lati del collo).
Rana. Spesso crediamo che sia lo stile più facile, perché lo si esegue senza immergere la testa. Errore. La “vera” rana è quella in cui si alternano fasi sott’acqua e fasi in cui la testa si solleva per inspirare. Diversamente, si assume una posizione deleteria per la zona lombare e per quella cervicale e ci si ritrova rigide e doloranti.
Farfalla. L’impegno muscolare e coordinativo è molto importante, quindi è uno stile adatto solo a nuotatrici esperte. Se non sapete eseguirlo correttamente, vi affaticate e siete costrette alla “resa” dopo poche bracciate.
Il consiglio fitness
Per un training efficace, alternate vasche in cui muovete braccia e gambe insieme a vasche in cui lavorate solo con le braccia (stringendo una tavoletta galleggiante fra le gambe), oppure vi spingete solo con le gambe.
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