20/01/2024

Escursioni invernali? Provale con una guida ambientale

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 20/01/2024 Aggiornato il 20/01/2024

In qualsiasi ambiente si decida di effettuare una gita, un professionista esperto aiuta a scoprire i segreti naturalistici e antropici del luogo, rendendo la camminata una continua emozione

guida ambientale

Le appassionate di camminate non si fermano certo nella stagione rigida né in presenza di neve. Organizzare gite nella natura è un modo per svolgere un’attività motoria non solo benefica dal punto di vista fitness, ma anche emozionante e rigenerante per lo spirito. La possibilità in più? Farsi accompagnare da una guida ambientale escursionistica. Paolo Masala, che svolge questa attività ed è associato a una delle organizzazioni più importanti e rappresentative, l’AIGAE (di cui è Coordinatore per la Lombardia e Consigliere nazionale), ci spiega il valore aggiunto di andare a camminare con un esperto.

Le guide ambientali escursionistiche non accompagnano gli appassionati solo in montagna, ma dal livello del mare fino in quota: organizzano perfino dei trekking urbani, perché “ambiente” è anche quello antropizzato.

Chi è la guida ambientale

Le guide ambientali hanno una formazione e una preparazione specifica, che permettono loro di garantire la sicurezza rispetto ai pericoli che si possono incontrare nei diversi ambienti naturali. Possono anche essere specializzate in attività ludico-sportive estive o invernali, come il cicloturismo, la subacquea, il kayak o l’equitazione, ma aiutano i turisti ad attraversare uno spazio senza alcuna velleità prestazionale, senza cronometro, senza gesti atletici perfetti. Piuttosto insegnano a leggerlo, a interpretarlo dal punto di vista geologico, botanico, faunistico, antropologico e della storia locale.

Un mediatore culturale

«Siamo mediatori culturali, perché diamo informazioni scientifiche ma non in modo pedante, piuttosto con l’arte di trasmetterle per suscitare stupore ed emozione» sintetizza Masala. Volete un esempio? Immaginate di trovarvi in una radura di un bosco e di vedere un agrifoglio: questa pianta spinosa, a un primo sguardo, non vi “racconta” assolutamente nulla. Forse non la notereste nemmeno. L’esperto, invece, può farvi scoprire che è un albero resiliente, che sviluppa le spine solo fino a una certa altezza, per non essere mangiato dai caprioli e dagli altri ungulati erbivori del bosco, ma non più in alto, dove i loro musi affamati non sono in grado di arrivare.

Il bello di essere accompagnati da una brava guida sta nel fatto che, in genere, questi professionisti hanno fatto di una passione la loro attività lavorativa: «La stessa escursione, compiuta in momenti, stagioni e addirittura giornate diverse, suscita in noi una sorta di “wow!” perché se ne percepiscono colori, dettagli paesaggistici, suoni, profumi sempre differenti» racconta la guida. Con grande empatia, queste emozioni vengono trasferite anche ai compagni di viaggio e ogni camminata diventa così un’occasione per cercare e per condividere nuovi spunti di approfondimento e nuove scoperte.