18/08/2019

Diving: come cominciare

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 18/08/2019 Aggiornato il 18/08/2019

Le immersioni subacquee sono alla portata di tutte. Basta una adeguata preparazione per scoprire le meraviglie del mondo marino senza correre rischi

diving

Spesso ci si lascia intimorire dalle proprie limitate capacità di nuotatori, o dalla scarsa acquaticità, e ci si preclude emozioni uniche, che invece sono accessibili a tutti: quelle che ci aspettano al di sotto della superficie del mare e che possiamo provare, avvicinandoci alla subacquea e scoprendo così un mondo di flora e fauna dal fascino inimmaginabile. Naturalmente serve un addestramento ad hoc, per imparare a respirare e a muoversi correttamente, e senza rischi, in un ambiente inconsueto. Ma immergersi con l’autorespiratore (cioè con le bombole) è un’attività che non richiede particolari doti atletiche.

Le donne sono più portate degli uomini, perché più razionali, meno istintive e più disciplinate. Inoltre, svolgendosi nell’acqua e quindi in assenza di peso, è adatta anche a chi ha molti chili in eccesso o ha limiti fisici invalidanti per gli sport a secco.

Una lezione per rompere il ghiaccio

Valeria De Angelis, istruttrice Padi, spiega come accostarsi a questo sport. Se siete principianti, il primo passo è una lezione “per rompere il ghiaccio”. Si chiama Discover Scuba Diving e serve ad avere un contatto con l’attrezzatura e a provare l’esperienza di muoversi “come un pesce”. Prevede facili esercizi in piscina, in acqua molto bassa e perciò in una situazione tranquillizzante anche per le più timorose. Si scopre subito che sott’acqua non si fa alcuna fatica, che non sono richieste particolari capacità aerobiche e che, anzi, l’autorespiratore aiuta a compiere atti respiratori ampi, completi, rilassanti.

Iscriversi ad un corso

Se l’esperienza vi conquista, vi aspetta il corso Open Water Diver, che dà accesso al brevetto di primo livello: in pratica, alla possibilità di fare immersioni in acque libere fino a 18 metri di profondità. Dura circa un mese e prevede 6 lezioni teoriche, 6 incontri pratici con prove ed esercizi in piscina e un weekend finale al mare, per cimentarsi finalmente nell’ambiente più emozionante. L’esame conclusivo dà diritto all’abilitazione. Se invece avete già un brevetto di subacquea, ma non vi immergete da tempo e volete fare un po’ di “ripasso”, esistono corsi per “sgranchirsi le pinne”, detti proprio Reactivate o Scuba Review.

Sempre almeno in due

Ma attenzione: conquistare il brevetto di sub non significa avere il via libera per avventurarsi in mare da soli. La subacquea è uno sport che si pratica sempre almeno in due, entrambi con un’abilitazione certificata (non a caso, i centri di diving non noleggiano le bombole a chi ne sia sprovvisto). Inoltre è preferibile organizzare le uscite con una guida professionista che garantisce la massima sicurezza per tutti i partecipanti e ha una buona conoscenza dei luoghi da esplorare.