28/02/2018

Running, consigli per correre senza traumi

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 28/02/2018 Aggiornato il 28/02/2018

Dalla durata del training alle calzature adatte, dal ritmo di corsa all’allacciatura delle scarpe: le accortezze per evitare infiammazioni e traumi sono importantissime

BROOKS

La corsa è un’attività sportiva sempre più amata dalle donne per la sua efficacia fitness, ma attenzione: bisogna praticarla con le dovute accortezze per non incorrere in infortuni. Francesco Damiani, osteopata e massofisioterapista, specializzato nella cura delle problematiche traumatiche e funzionali degli atleti (www.francescodamiani.com), sottolinea che il running comporta ripetuti impatti dei piedi al suolo ed è quindi potenzialmente traumatico per le articolazioni. Per evitare di sovraccaricarle e prevenire infiammazioni e incidenti, è utile seguire alcuni semplici consigli.

Le sedute di jogging al parco e il training a base di corsa sono davvero proficui se si affrontano con una progressione di impegno e di intensità commisurati alla propria preparazione fisica

Attenzione alle ginocchia

Le articolazioni degli arti inferiori e del bacino sono strutture anatomiche ammortizzanti, che reagiscono in sinergia al carico a cui sono sottoposte, con un complesso gioco di compensazioni. Quando si corre, le più sollecitate (quindi più soggette a infortuni e usura) sono le ginocchia: le tendiniti sono i fastidi più comuni fra i runner, soprattutto i neofiti e quelli che praticano questo sport a livello amatoriale. Possono facilmente subire sovraccarichi anomali e dannosi anche le caviglie, le anche e la colonna vertebrale, oltre alla zona metatarsale del piede e ai talloni.

Ecco le 4 regole d’oro per ridurre gli stress articolari.

  1. Chi corre più spesso subisce meno traumi. Piuttosto che sfinirvi di tanto in tanto con uscite lunghissime, sperando così di dimagrire o di tonificarvi meglio, preferite allenamenti brevi e frequenti. 30-40 minuti di jogging più volte alla settimana costituiscono una tabella di marcia efficace e meno dannosa.
  2. Anche il ritmo della corsa ha la sua importanza. Procedere veloci e scattanti, con tempi più brevi di appoggio e spinta dei piedi, è meno impattante per le strutture articolari rispetto a una corsa lenta e pesante, in cui il carico è sostenuto ogni volta dalle articolazioni per un tempo più prolungato.
  3. La scelta di calzature ad hoc, studiate per offrire supporto e ammortizzazione, è molto più importante nei principianti che nei professionisti. Chi è alle prime armi, infatti, ha qualità tecniche inferiori, esegue un gesto meno preciso, con un appoggio spesso non corretto e le scarpe devono supplire maggiormente alle carenze.
  4. Bisogna curare anche la chiusura delle scarpe: solo con una allacciatura ben modulata e omogenea, che segua il profilo del collo del piede da cima a fondo, garantisce che la calzatura offra il giusto supporto. Non deve stringere ma nemmeno lasciare che il piede oscilli: deve guidarlo. Così si evitano infiammazioni e traumi localizzati.