Camminare in montagna: qual è l’orario giusto?
Ci sono almeno 4 regole da seguire: il successo di una gita dipende dal tipo di itinerario, dalla durata, dalla quota e dalle condizioni meteo
C’è chi va per sentieri di montagna di corsa, o al passo, con intenti fitness e chi lo fa con l’approccio del turista, per rigenerarsi davanti al panorama delle vette, per scorgere gli animali selvatici o per scattare foto. Ma quando è meglio effettuare un’escursione? Al mattino presto, dopo pranzo o verso sera? Naturalmente dipende dalla lunghezza dell’itinerario scelto, dalla preparazione fisica e da tanti altri fattori.
La natura ha potenzialità antistress sorprendenti, ma non deve mai essere sottovalutata: conoscere i luoghi e le proprie possibilità sono presupposti indispensabili per divertirsi senza correre rischi.
Le 4 regole da seguire
Ci sono però almeno 4 regole da tenere ben presenti: ecco i consigli di Carlo Alberto Montorsi, guida alpina del gruppo White&Blue Guides e ambassador Climbing Technology.
1) Occhio al meteo. D’estate, fin dal primo pomeriggio, al di sopra dei 2000 metri sono frequenti i temporali, con tuoni e fulmini, e ci si può trovare in situazioni di grande pericolo. Oltre a consultare sempre le previsioni del tempo prima di partire, valutate la lunghezza del percorso: se prevedete di compiere un’escursione di svariate ore, iniziatela presto al mattino e fate in modo di essere di ritorno, o comunque protette in un rifugio in quota, già verso le 14.
2) Non occorre sempre alzarsi all’alba, ma in montagna la luce radente del primissimo mattino rende una passeggiata particolarmente emozionante e rasserenante. Se poi siete in una zona poco frequentata, è il momento più propizio per vedere gli animali nel loro habitat. Anche l’ora del tramonto offre scorci e colori impagabili, da godere in vetta per poi scendere a valle. Ma attenzione: in questo caso dovete conoscere bene l’itinerario, o essere dotate di cartina topografica e di GPS, e avere nello zaino una lampada frontale, nel caso in cui foste sorprese dal calare del buio mentre siete ancora lontane da casa.
3) Se siete a quote basse, di mezza montagna (intorno ai 1500 metri), ricordate che in pieno giorno può fare molto caldo. Oltre ad avere sempre con voi una riserva di acqua, cercate di scegliere il percorso valutando l’esposizione, il tempo di percorrenza (vi possono aiutare le indicazioni specifiche sui singoli sentieri, che trovate ad esempio presso le pro-loco o sui siti web del CAI) e tenendo conto delle vostre capacità fisiche.
4) Indipendentemente dall’orario scelto per la vostra escursione, uscite sempre in sicurezza, con l’attrezzatura giusta e con l’abbigliamento adeguato. Un suggerimento empirico? Man mano che si sale di quota, ogni 100 metri la temperatura si abbassa di un grado: perciò indossate (o portate nello zaino) gli indumenti e il numero di strati adeguati a coprirvi. In montagna non si sale mai con “abbigliamento da spiaggia”, ma con capi tecnici ad hoc.
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