18/07/2024

Calcio, uno sport sempre più “rosa”

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 18/07/2024 Aggiornato il 18/07/2024

Quello del football è un mondo associato istintivamente agli uomini, ma le donne lo stanno scoprendo e praticando in modo sempre più massiccio, con benefici fitness e grande divertimento: perché non provare?

calcio femminile

Secondo un recente rapporto diffuso dalla FIGC (Federazione italiana gioco calcio), i ragazzi e le ragazze più giovani (fra i 18 e i 24 anni) hanno finalmente scoperto il calcio in rosa, appassionandosi sia ai match che alla pratica. Il numero delle donne tesserate, in Italia, è arrivato a 31.390 nel 2020, per poi calare solo lievemente negli anni del covid, con un vero boom nella fascia adolescenziale (+93,2% in un decennio). Il merito, forse, è anche di un numero crescente di iniziative e di campagne video o social che hanno fatto conoscere meglio tante le atlete famose e le loro storie, celebrando i loro successi in campo e rendendole modelli da imitare per le nuove generazioni di sportive.

In un mondo tradizionalmente maschile (e maschilista) come quello del calcio, le donne si stanno facendo strada, sia a livello agonistico che amatoriale.

Iscrizioni in rosa in aumento

Giancarlo Capriglia, direttore sportivo della Macallesi 1927 di Milano, storica associazione di calcio dilettantistica in cui esiste una scuola declinata specificamente al femminile, conferma il successo di iscrizioni da parte delle ragazze, dall’età scolare fino alla fascia 18-20 anni. È un’opportunità da cogliere, anche nella bella stagione, perché al di là dei cliché il calcio è un’attività bellissima anche per le donne.

A giudizio del coach, il calcio piace alle ragazze non solo perché è uno sport completo, che unisce la componente cardiorespiratoria a quella di potenziamento muscolare, ma anche perché permette di inserirsi in una squadra, di fare gruppo e di socializzare con altre coetanee con la stessa passione.

Cominciare da adulte

Cominciare a giocare da adulte è più difficile che da ragazzine, perché si viene inserite in una squadra già affiatata, con compagne che spesso giocano insieme da quando erano bambine o poco più. Questo però non è un problema insormontabile: nell’approccio al calcio, infatti, la differenza fra maschi e femmine sta nel fatto che i primi cominciano a giocare ‘perché tutti lo fanno’, mentre le ragazze, se decidono di praticare questo sport, sono davvero motivate, molto competitive e quindi pronte a impegnarsi di più.

Dopo l’ingresso in una squadra iniziano gli allenamenti, di solito con tre incontri settimanali. I corsi prevedono insegnamenti tecnici, tattici e fisico-motori, quindi si lavora sul campo ma anche in palestra e la preparazione atletica è molto importante. Chi ha già una buona base motoria, perché ha già praticato altri sport, è ovviamente avvantaggiata e i benefici anche estetici sono assicurati.

I punti di forza delle donne che giocano a calcio, rispetto agli uomini, sono una maggiore capacità di problem-solving e il fatto di essere più solidali fra loro, quindi la maggiore facilità di lavorare in gruppo e supportarsi reciprocamente.