08/09/2021

Bouldering: più tono e più autostima con l’arrampicata sui massi

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 08/09/2021 Aggiornato il 08/09/2021

Questa specialità, adatta anche ai principianti, offre benefici fitness completi, divertimento fin dalle prime sperimentazioni ed è anche un ottimo antistress

Bouldering

Chi desidera accostarsi all’arrampicata, a torto ritenuta uno sport estremo per temerari, può provare la specialità del climbing che più si presta a prendere confidenza con questo sport anche partendo da una totale inesperienza: è il bouldering, che consiste nello scalare massi con caratteristiche diverse, ma in ogni caso di altezza limitata. Federica Califano, agonista e ambassador Rock Experience, ci racconta il bello di questa disciplina sportiva.

In genere all’inizio si pensa ‘non ce la farò mai’, ma una volta che si è provato, e che si assaporano le prime soddisfazioni, non si riesce più a farne a meno.

Diversi livelli di difficoltà

Nel bouldering ci si arrampica su blocchi rocciosi con difficoltà e pendenze diverse. Mediamente sono alti 5-8 metri, ma ci sono anche quelli più bassi, di un paio di metri, che sono perciò accessibili anche ai neofiti. Non si indossa un’imbracatura e non si è legati con la corda, ma l’ascensione avviene collocando sotto ai massi dei materassi protettivi. La sfida consiste nel salire sulla roccia trovando e utilizzando nel modo più proficuo le prese, gli appigli e gli appoggi, sia per le mani sia per i piedi. Nell’arrampicata le donne sono agevolate rispetto agli uomini, perché sono più leggere, più flessibili, più agili e riescono a utilizzare il corpo in modo molto funzionale; il bouldering comporta però un maggiore impiego di forza, con cui si cerca di sopperire ai deficit tecnici iniziali, e occorre quindi mettere in conto un po’ di fatica.

Come si comincia?

Per i principianti ci sono palestre specializzate, dove seguire qualche lezione per imparare l’abc della tecnica e poter sperimentare in sicurezza le sensazioni dell’altezza e del vuoto. Ma la maggior parte dei praticanti del bouldering si accosta a questo sport perché trascinato dalla passione di qualche amico già esperto, quindi muovendo i primi passi direttamente ‘sul campo’ con il suo aiuto e i suoi consigli. Non serve una particolare preparazione fisica preliminare: l’istinto di arrampicarsi è innato in chiunque, serve solo la voglia di sperimentare e la sperimentazione è proprio il mezzo più proficuo per imparare, perché il corpo trova e mette in atto da solo i gesti e gli automatismi più appropriati e funzionali. La componente ludica è presente fin da subito, perché si fanno progressi piuttosto rapidamente, con rischi molto contenuti, e già dopo poche uscite si acquista quel tanto di dimestichezza che permette di divertirsi: ognuno fa ciò che può fare e ciò che più gli piace.

Più tono e più fiducia in se stesse

Dal punto di vista fitness, il bouldering è uno sport completo, che impegna tutta la muscolatura, sviluppa l’agilità e la coordinazione. Non meno importanti sono i benefici psicologici, perché insegna ad avere degli obiettivi, a raggiungerli senza lasciarsi scoraggiare e accresce la fiducia in se stesse. Da non sottovalutare, infine, sono gli effetti antistress, comuni a tutte le attività motorie che si praticano a contatto con la natura.