18/06/2017

Sprint: dai la sveglia al tuo metabolismo sulla bike

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 18/06/2017 Aggiornato il 18/06/2017

Cresce il successo di una lezione di gruppo sulle bike che non è lo spinning: è breve, intensa fai bruciare tante calorie, sia durante il training che dopo

LES-MILLS

Oggi tutti parlano di HIIT, gli allenamenti intervallati ad alta intensità: una formula che ha il pregio, scientificamente dimostrato, di dare una vera sferzata al metabolismo.

Oltre a provocare un’impennata del consumo calorico durante le lezioni, questo tipo di lavoro stimola l’organismo a bruciare di più anche a riposo, nelle 24-48 ore successive alla seduta di training.

Uno dei programmi che sta riscuotendo sempre maggiore successo nelle palestre si chiama Sprint, usa le bike stazionarie ed è stato messo a punto da Les Mills, gruppo internazionale che si occupa della creazione di programmi fitness. Rispetto allo spinning, in cui si costruisce ogni volta un percorso, in modo vario, lo Sprint, è un piano di lavoro con una precisa scansione, che viene cambiato ogni tre mesi.

Come cambia l’uso della bike

Durante il corso siete in sella, come nelle classiche e multiformi lezioni di spinning, ma qui la bike viene utilizzata come se fosse un qualsiasi altro attrezzo (ad esempio un bilanciere o uno step), per farvi eseguire un esercizio perfettamente calibrato: spingendovi a sfidare i vostri limiti, mettendo alla prova fiato e muscoli, portando l’organismo a bruciare di più raggiunge l’obiettivo di migliorare le vostre qualità fitness, riducendo la percentuale di grasso e modellando la massa magra.

Basta mezz’ora

L’allenamento dura solo 30 minuti, ma è molto intenso e non ha nulla di casuale. E’ costituito da un’alternanza di fasi brevi (da 10-15 a 45 secondi) opportunamente combinate, in cui dovete dare il massimo. Sono previsti solo tre livelli di intensità da impostare con il regolatore della vostra bike, in modo personalizzato.

I tre livelli

Quello più basso, il livello 1, è legato a fasi in cui si mette in gioco la velocità e deve consentirvi scatti di pedalata, in cui il gesto avviene al massimo della rapidità che vi è possibile raggiungere. Quello medio, il livello 2, impone già una certa fatica muscolare e viene usato per lavorare sulla potenza e sulla resistenza. Quello massimo, il livello 3, comporta il top del lavoro muscolare, perché i pedali sono quasi impossibili da muovere e occorre tutta la vostra forza per farli girare. La musica scandisce i tempi delle singole fasi e il loro ritmo, mentre l’istruttore dà gli ordini su come alternare la pedalata seduta e quella sollevati dalla sella.

Miglioramenti continui

Il risultato è un corso che dà soddisfazione, perché la performance migliora ad ogni seduta: se lavorate con il cardiofrequenzimetro, potete controllare in modo preciso ogni fase del training e renderlo ancora più proficuo.