Avventure sugli sci, accompagnati da una guida alpina
Esplorare una zona montana, godere di panorami unici e conoscere le tradizioni locali con gli sci ai piedi, sui tracciati segnati ma anche lontano da impianti e folla. Accompagnati da un professionista esperto è ancora più emozionante (e sicuro)
Quando pensate allo sci alpino, vi immaginate a divertirvi su una pista, sole o in compagnia di amici e famigliari. Se avete una discreta tecnica, magari vi spingete un poco all’esterno dei percorsi tracciati, a disegnare curve in qualche tratto di neve non battuta. Ma sempre in modalità fai-da-te. Invece tutti gli appassionati perderebbero esperienze indimenticabili se non considerassero anche di rivolgersi a una guida alpina e di lasciarsi condurre alla scoperta del territorio: per fare sport godendo di panorami incantevoli e scoprendo la storia e le tradizioni locali, sulle piste e in fuoripista. La guida alpina di Arabba Francesco Tremolada ci racconta il valore aggiunto della pratica dello sci in compagnia di un professionista esperto.
Molti turisti, quando non conoscono i luoghi e preferiscono esplorarli senza dover consultare continuamente la cartina della ski-area, si fanno accompagnare da una guida.
In pista
Gli skitour sono gite di qualche ora o più spesso di un’intera giornata, si svolgono in pista e permettono di scoprire in rilassatezza i tracciati più divertenti, i panorami più belli e di fermarsi nei rifugi più tradizionali, con le loro allettanti proposte enogastronomiche. La guida li studia più o meno lunghi, secondo le capacità di chi li dovrà affrontare, e fa conoscere il meglio di una zona sciistica: se il comprensorio è vasto, ci si sposta anche di valle in valle, rientrando alla sera nel luogo di partenza. Diversi sono i cosiddetti ski-safari, in cui gli sci diventano un mezzo di trasporto eccezionale per una vacanza itinerante, di 2, 3 o più giorni, in cui si scia sempre su piste diverse, ci si sposta da una località all’altra e si dorme in quota, in rifugio: ogni notte in un luogo diverso. I programmi si preparano su misura, prevedono pernottamenti in strutture spesso di buon livello (talvolta con camerette dotate di bagno) ed è possibile anche far trasferire il bagaglio di ciascuno sciatore da una tappa all’altra, senza che si debba portare sulle spalle un voluminoso zaino nelle fasi di trasferimento. I tramonti in quota e le prime sciate del mattino su piste perfette, prima dell’apertura degli impianti, sono da provare.
Lontano dalle piste
Negli skitour in pista la guida alpina aiuta solo a scoprire il meglio di una zona montana. Quando invece si esce dai percorsi tracciati, e si organizzano gite lontano da folla e impianti di risalita, diventa anche un garante della sicurezza del gruppo e insegna le tecniche necessarie per cimentarsi nella disciplina che viene praticata: lo scialpinismo. Gli itinerari non sono per pochi eletti: basta avere un minimo di capacità tecnica per poterli provare, anche se non si è particolarmente allenati, e vanno bene perfino per i bambini. Sta alla guida scegliere la lunghezza, la durata e i pendii giusti, che abbiano l’esposizione più adatta e le caratteristiche della neve meno difficili da affrontare. Da soli non ci si deve mai avventurare lontano dalle piste segnate, perché l’inesperienza può trasformare un’escursione avventurosa e piacevole in una giornata infernale: non solo per il rischio di incidenti, ma anche perché ci si può trovare impantanati in pendii in cui la neve trasformata dal vento, o un manto troppo profondo, crea grandi difficoltà. Per i più esperti anche le proposte di fuoripista diventano sfidanti, con gite di qualche ora dal nome inequivocabile come ‘sci ripido experience’. E poi ci sono gli ski-safari scialpinistici: possono durare anche una settimana o più, sono entusiasmanti e a volte sono anche ‘tematici’. Ad esempio, sulle Dolomiti, si possono visitare in questo modo parchi naturali ad accesso limitato o i luoghi della Grande Guerra.
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