7 falsi miti del fitness
Anche nelle palestre sopravvivono convinzioni errate sull’attività motoria, sul dimagrimento, sull’efficacia dell’esercizio fisico: tutte da sfatare
Siamo tutte più consapevoli dell’importanza dell’attività motoria per la salute e il benessere, oltre che per la forma fisica, ma spesso vittime di convinzioni errate. Il portale informativo ISS Salute dell’Istituto Superiore di Sanità (www.issalute.it) ha pubblicato un elenco di bufale diffusissime, con le spiegazioni scientifiche più utili a smontarle. Ne abbiamo scelte 7 e le abbiamo fatte commentare ad alcuni specialisti.
Il fitness, praticato con regolarità, equilibrio e in modo graduale, apporta tantissimi benefici al corpo e all’umore
Posso mangiare quello che voglio, tanto poi vado in palestra
L’attività fisica aiuta a perdere o a controllare il peso, ma da sola non basta. “Dopo aver bruciato molte calorie con un’attività intensa, è sbagliato pensare di potersi concedere un premio” spiega la Nike master trainer Elena Simeone. Occorre invece alimentarsi con rigore anche quando ci si allena frequentemente. Solo abbinando stile di vita attivo e dieta equilibrata, infatti, si possono bilanciare le calorie introdotte con l’alimentazione e quelle consumate.
Più sudo e più dimagrisco
La sudorazione è un meccanismo di termoregolazione. “Sudare significa eliminare liquidi per disperdere il calore in eccesso: quindi perdete peso, ma non bruciate grassi e non snellite la silhouette” assicura la fitness consultant Viviana Ghizzardi. Attività fisiche intense, saune e bagni turchi non sono quindi lo strumento corretto per dimagrire.
Se faccio tanti addominali, la pancetta sparisce
Il grasso accumulato nella zona della vita non scompare solo a forza di crunch: “E’ importante abbinare sempre esercizi di potenziamento muscolare, che rassodano, definiscono e aumentano la capillarizzazione locale, e training aerobico bruciagrassi, per facilitare la lipolisi” suggerisce il personal trainer Luca Ruggeri.
L’esercizio fisico è efficace solo se doloroso
Basta credere al motto “no pain, no gain”! “Il dolore è un segnale d’allarme, ci informa che stiamo lavorando male o in modo eccessivo” garantisce l’istruttore Max Martin. Quando si avverte dolore occorre fermarsi, per evitare traumi e infortuni.
L’acido lattico è responsabile dei dolori muscolari del giorno dopo l’allenamento
“Questa sostanza, che si forma quando i muscoli lavorano, si riassorbe in un paio d’ore” rivela la fitness coach Evgenia Babrovskaia. Avvertire indolenzimento il giorno successivo a una fatica muscolare intensa, invece, dipende dalle microlesioni che si sono formate nelle fibre muscolari a causa dello sforzo. L’organismo stesso provvede a “ripararle” con l’adeguato riposo.
L’attività fisica in gravidanza è pericolosa
“Il movimento è sempre importantissimo per mantenersi in salute, anche durante la gestazione, fin dal concepimento: predispone a una gravidanza e a un parto più facili, ma comporta anche vantaggi diretti sul nascituro” racconta la professoressa Alessandra Graziottin, direttore del Centro di ginecologia H. San Raffaele Resnati di Milano. L’attività più naturale, dolce e armoniosa, cioè la camminata, è perfetta a qualsiasi età e in qualsiasi condizione fisica, ma in particolare nei mesi dell’attesa.
Fare attività fisica richiede troppo tempo o denaro
Abbandonate l’alibi della mancanza di tempo: non bisogna confondere allenamento sistematico, in palestra, e attività motoria. “Per avere benefici sulla salute e prevenire tante patologie basta la consuetudine con il movimento quotidiano” rassicura l’endocrinologo Paolo Magni. Secondo l’OMS, servono 150 minuti complessivi alla settimana di “normale” camminata, scale a piedi e attività anche piacevoli.
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