15/04/2016

Sport outdoor: pronto soccorso per piccoli infortuni

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 15/04/2016 Aggiornato il 28/04/2016

Come prevenire e affrontare in modo corretto i piccoli infortuni quando si corre o si fanno passeggiate e trekking lontano da casa

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Con la primavera ritorna il desiderio di fare fitness all’aria aperta: corsa al parco, trekking in montagna, passeggiate con i roller o in bicicletta.

Una distorsione, una caduta accidentale, una ferita o un’abrasione, la comparsa di vesciche: sono infortuni comunissimi, che si affrontano (e spesso si curano) con pochi gesti fai-da-te.

Il kit da tenere nello zaino

Ecco il kit di pronto soccorso ideale da tenere in uno zainetto, per non lasciarsi cogliere impreparate dai piccoli incidenti di percorso. I suggerimenti sono della nostra esperta Sabrina Dionisio Michieletto, farmacista e ideatrice di programmi fitness.

  1. Distorsioni
    Se amate il running e le passeggiate, sapete che una distorsione a una caviglia è un incidente tutt’altro che raro. Le cure sono l’immobilità e un bendaggio appropriato, che solo un esperto sa fare, ma subito dopo il trauma potete trovare sollievo con applicazioni fredde sulla zona che fa male. Portate sempre con voi uno spray ghiacciato, oppure le speciali buste il cui contenuto si trasforma in ghiaccio con un semplice colpo di pugno.
  2. Contratture muscolari
    Fitness outdoor? Sono in agguato crampi e contratture muscolari, specie se non dedicate sufficiente tempo al riscaldamento o vi imponete ritmi troppo intensi. La soluzione è scaldare la zona rigida e dolente con un massaggio, meglio se accompagnato da semplici movimenti di stretching.
  3. Abrasioni
    Basta una banale caduta per procurarsi un taglio o un’abrasione. L’acqua ossigenata è l’unico disinfettante con azione sia battericida che batteriostatica: spruzzatela direttamente sulla ferita, senza usare cotone idrofilo. Utili e comodi sono poi i cerotti in forma di spray o l’eosìna, una preparazione galenica liquida che si applica sull’abrasione e, asciugando, crea una pellicola protettiva. Se invece volete prevenire le piccole ferite, ad esempio quelle sulle dita quando giocate a pallavolo o a tennis, procuratevi il cerotto anti-frizione chiamato “taping”, che si applica a mo’ di bendaggio.
  4. Vesciche
    Sono un inconveniente odioso e frequentissimo, quando le calze e le calzature sfregano sulla pelle macerata dal sudore. Per prevenirlo, applicate della polvere a base di ossido di zinco, che assorbe l’umidità e riduce l’attrito. Oppure usate gli speciali stick che creano una pellicola protettiva. Quando le vesciche si sono formate e fanno male, bucatele, vuotatele dal liquido e disinfettatele: poi proteggetele con normali cerotti o con pellicole ad hoc, che si applicano sulla cute lesa e ne favoriscono la ricostituzione.
  5. Malesseri
    Se un compagno di jogging si sente male e sviene, magari a causa dell’eccessivo calore o per un calo di zuccheri, distendetelo, tenetegli sollevati i piedi e bagnategli la fronte e i polsi con acqua fredda. No all’assunzione di acqua e zucchero, che procura un beneficio solo apparente e molto breve.
  6. Punture d’insetto
    In caso di punture di insetto (o di medusa, se si è al mare), applicate sulla parte interessata creme o stick a base di ammoniaca, eseguendo medicazioni più specifiche al rientro a casa.

Le scarpe per il relax finale

Occupano poco spazio nello zaino e sono utilissime per “liberare” i piedi a fine training (o a fine escursione): le Furoshiki (the wrapping sole by Vibram) vanno le veci di una pantofola, si indossano con fasce ergonomiche a velcro e sono leggerissime, ma offrono una suola con un perfetto grip. Euro 99.

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