Scarpe da trekking: per esperti e per escursionisti della domenica
Per le escursioni in montagna ci sono modelli di calzature molto diversi fra loro. La scelta giusta dipende dal modo e dall’ambiente in cui le utilizzerete
Individuare le scarpe giuste per affrontare i sentieri in quota è apparentemente un rebus, perché il mercato offre una vastissima gamma di proposte diverse. La scelta è importantissima, non solo per godere del massimo comfort durante l’escursione, ma anche per una questione di sicurezza e di incolumità: arrampicarsi lungo percorsi ripidi, scivolosi e pericolosi con le scarpe da ginnastica, infatti, costituisce un’imprudenza che a volte può costare molto cara.
Scarponi, scarponcini, scarpe basse o da avvicinamento? Modelli da trekking leggero, da hiking o da trail running? Bisogna pensare al tipo di terreno e di percorso che affronterete.
Gli aspetti da considerare
Per una buona scelta è bene considerare due aspetti.
- L’ambiente in cui camminerete. I sentieri tranquilli, battuti e ben segnati sono diversi dai percorsi impegnativi, per escursionisti esperti, con tratti su roccia o con nevai.
- Le vostre capacità tecniche e il vostro livello di allenamento. Un’alpinista navigata può tranquillamente scendere lungo un ripido ghiaione con scarpe basse e leggere, mentre la turista della domenica ha bisogno di calzature più strutturate e con suola scolpita, per avere supporto e grip.
Quando servono gli scarponi…
Gli scarponi alti e robusti, che fasciano e sostengono la caviglia, sono indicati per i sentieri ripidi, franosi, difficili e poco battuti, con forti dislivelli e tratti su neve, roccia, erba scivolosa. Oppure vanno bene nei trekking di più giorni, quando anche le condizioni meteo possono cambiare ed è bene disporre di scarpe che proteggano in caso di intemperie.
…e quando le scarpe più leggere
Per le passeggiate prive di difficoltà tecniche particolari potete optare invece per i modelli bassi, tipo trail running, leggeri e maneggevoli. Il comfort è garantito dalla grande traspirabilità e dalla libertà di cui gode la caviglia, ma attenzione: nei tratti sconnessi dovete fare attenzione alle distorsioni.
Ma ci sono anche le “mid”
Un buon compromesso è rappresentato dalle calzature mid, spesso indicate anche come scarpe da “fast hiking”, che sostengono sufficientemente il piede e la caviglia ma non sono tanto pesanti come gli scarponi alti. Ci sono poi i modelli detti da avvicinamento, che gli alpinisti e i climber usano appunto per i tragitti che conducono alla parete o alla falesia: sono tecnici ma leggeri e vanno bene per le gite di medio impegno.
Provatele a lungo
In ogni caso, le calzature da montagna devono avere caratteristiche tecniche e devono essere realizzate con materiali che assicurino impermeabilità e traspirabilità. Provatele a lungo, al momento dell’acquisto, indossando una calza simile a quella che avrete durante le gite: ideali i modelli a spessore differenziato, che difendono dalle vesciche. E, quando sono nuove, fate un po’ di rodaggio prima di avventurarvi in camminate di molte ore.
Ti potrebbe interessare anche:
- Cliff diving: scopri i tuffi dalle grandi altezze
- Pilates: side kick scissors per modellare le cosce
- Canyoning: nuoto+ trekking+alpinismo. Pronta per una nuova avventura?
- Sedentari attivi: né sportivi, né pigri
- Qi gong: 2 esercizi per modellare fianchi e cosce