RiminiWellness 2024: Mattia Zenzola e Zumba, un amore a prima vista
Special guest a Riminiwellness, l’ex vincitore di Amici racconta come si è avvicinato al format ideato da Beto e perché lo ama, lo pratica e lo consiglia
Sul palco di Riminiwellness 2024, accanto a Beto Perez , ha partecipato alle masterclass di Zumba un ospite amatissimo dal pubblico: il ballerino Mattia Zenzola, vincitore di Amici 22. Lo abbiamo incontrato e gli abbiamo chiesto di raccontarci il suo rapporto con questo format di allenamento dance-inspired.
Nato a Bari, 20 anni, specialista in ballo latino-americano, è stato fortemente sostenuto nella scuola dal coach Raimondo Todaro ed è attualmente in tournée con il musical Mare fuori.
Come e perché ti sei avvicinato a Zumba?
Ho conosciuto Zumba nel 2011 grazie a mia mamma Giulia Ninni, istruttrice fitness Zin: avevo 7 anni, l’accompagnavo spesso nelle sue lezioni ed ero affascinato dall’energia e dalla solarità della gente che partecipava.
Ci racconti il tuo rapporto con questo format?
È stato amore a prima vista. Ero catturato dai ritmi latini e dai passi facilmente ripetibili. Grazie a Zumba ho capito che la mia strada era il ballo e grazie al suo fondatore, Beto Perez, ho compreso sin da piccolo chi ero e chi volevo diventare. Di lì a poco ho cominciato a studiare modern e danza classica, per un anno, e successivamente danze latine, ma Beto e Zumba sono stati e rimangono la mia ispirazione di vita.
Anche tu tieni lezioni online di Zumba…
Sì, durante la pandemia ho cominciato a tenere lezioni on line seguite dall’Italia e dall’estero: è stato entusiasmante!
Che cosa ti ha spinto ad accettare di essere a Riminiwellness con Beto?
L’ho conosciuto a 10 anni, proprio durante Riminiwellness dove ero insieme a mia mamma. Due anni dopo mi ha voluto con sé proprio su quel palco (non dimenticherò mai le emozioni che ho provato) e successivamente mi ha ufficialmente invitato in America nel suo staff con altri 4 bambini provenienti da tutto il mondo per il Fitness Concert, che si tiene in estate ad Orlando e che vede migliaia di istruttori di tutto il mondo, di lingue nazionalità e religioni diverse, uniti dal magico linguaggio universale della musica e della danza.
Già dal percorso ad Amici hai mostrato che ami lo stile latino-americano, che è un po’ il mood predominante in Zumba.
Il mio percorso ad Amici è stato lungo e non privo di difficoltà, ma vincere è stata un’emozione assurda ed incredibile. Devo molto a questa scuola, a tutti i professionisti e i professori che lavorano nel mondo del talent: mi hanno insegnato tanto dal punto di vista professionale e umano, consentendomi di cimentarmi in altri stili di danza oltre latino-americano.
Da ballerino quale sei, impegnato in progetti importanti, quali ritieni siano i punti di forza di un format di allenamento da palestra come Zumba, ispirato alla danza?
Io stesso devo tanto a questo allenamento, che alterno ai miei allenamenti di danze latine: mi ha sempre consentito di tonificare ogni singolo muscolo.
Perché lo consiglieresti a delle ragazze tue coetanee?
Zumba va oltre la semplice parte fisica. Con questo format la gente ha voglia di divertirsi, sorridere, stare insieme, perdersi nella musica: per questo che lo consiglierei. È davvero un modo salutare e sano per stare insieme, prendendosi cura del proprio corpo, ritrovando il buon umore e ballando sulla vita.
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