Punti critici: definiscili con il Cross lunge squat. E una mini-band
Questo è l'esercizio perfetto per lo shaping di gambe, addominali e glutei: effettuandolo con un elastico, diventa ancora più efficace
In un workout pensato per lo shaping delle zone critiche non può mancare un esercizio chiamato Cross lunge squat. Lo assicura la nostra personal trainer Evgenia Babrovskaia, Senior coach della WTA Functional Training Academy, che lo consiglia nei suoi programmi di lavoro a misura di donna: per renderlo ancora più efficace, però, lo propone con l’aiuto di una mini-band.
Questo attrezzo, di tessuto elastico gommato al suo interno, ha forma anulare ed è piuttosto alto, quindi si usa con grande facilità, è pratico, non si sposta né si arrotola durante il lavoro.
La mini-band si trova facilmente nei negozi di sport, è poco costosa ed è una compagna di training assolutamente irrinunciabile per i benefici che assicura.
Come si esegue
L’esercizio combina due movimenti classici del fitness, lo squat e l’affondo incrociato indietro. Mettetevi in piedi, con le gambe divaricate alla larghezza delle anche e la banda elastica posizionata all’altezza delle cosce, appena sopra alle ginocchia. Piegate le gambe in uno squat, mantenendo la naturale curva lombare della colonna vertebrale e portando le cosce il più possibile parallele al suolo. Poi estendete le anche, risalite e iniziate il movimento dell’affondo incrociato dietro: con un ampio passo, portate il piede destro dietro di voi (facendo in modo che la mini-band rimanga sempre in tensione, senza afflosciarsi) e appoggiatelo a terra più a sinistra rispetto al piede di appoggio, quindi scendete in affondo, piegando entrambe le ginocchia. Estendete le anche e risalite, tornate alla posizione eretta con le gambe leggermente divaricate, poi eseguite uno squat e iniziate la sequenza di affondo dall’altra parte.
Quante ripetizioni
Effettuate 20 ripetizioni, calcolandole sui movimenti di affondo incrociato (quindi 10 per lato, alternati): fra un affondo e l’altro, dovrete sempre intercalare uno squat. La sequenza va eseguita una seconda volta, riducendo a 18 il numero di ripetizioni, poi una terza, passando a 16 ripetizioni. Per le più allenate c’è anche un quarto round, di 14 ripetizioni.
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