20/01/2025

Gyrokinesis: via le tensioni lombari con un esercizio di pronto soccorso

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 20/01/2025 Aggiornato il 20/01/2025

Con una sequenza del metodo Gyrokinesis, che mobilizza la colonna vertebrale e le restituisce flessibilità ed elasticità, potete contrastare rigidità e blocchi localizzati alla fine di ogni giornata

ok FLAVIA ABBADESSA BY DAVIDE GALLIZIO

Avete avuto una giornata pesante. Magari siete state molte ore ferme alla scrivania, oppure in piedi, sui tacchi alti. È normale che avvertiate peso o dolore alla parte lombare della schiena, dove si accumulano le tensioni dovute all’affaticamento, a un assetto posturale sbilanciato o alle posizioni forzate e tenute a lungo. Potete provare un esercizio di “pronto soccorso” della Gyrokinesis, che ci viene suggerito da Flavia Abbadessa, un passato da ballerina professionista di danza classica e oggi insegnante di Gyrokinesis e Gyrotonic, fondatrice e titolare dello studio The Garden, con sede a Milano e a Madrid.

Gli esercizi di questo metodo di allenamento, ripetuti con costanza, hanno anche una grande efficacia preventiva, perché mantengono il corpo giovane, sano ed efficiente.

Un training a corpo libero

La Gyrokinesis, basata su movimenti tridimensionali con andamento prevalentemente curvilineo (come rotazioni, torsioni, inarcamenti, onde e spirali), è un metodo di training a corpo libero messo a punto dall’atleta e ballerino Juliu Horvath con finalità terapeutiche, di riabilitazione e di prevenzione. È poi diventato anche una forma di fitness, che si svolge in lezioni di gruppo con un numero ristretto di allievi e che, una volta appresi gli esercizi, si presta anche all’esecuzione fai-da-te.

La sequenza

La sequenza descritta dall’insegnante si svolge al suolo, su un tappetino, ed è emblematica di questa forma di movimento: i gesti sono infatti continui, fluidi, privi di pause, di tenute e caratterizzati un’alternanza di inarcamenti e incurvamenti della colonna vertebrale. Posizionatevi in quadruedia, in appoggio sulle mani e sulle ginocchia. Nella prima fase dell’esercizio incurvate la schiena, spingendo la testa verso il basso (il mento contro il petto), e staccate una gamba dal tappetino, portando il ginocchio verso il petto (foto sopra). Idealmente la fronte deve avvicinarsi al ginocchio. Questo movimento serve a creare spazio fra le vertebre lombari, allungando la muscolatura e sciogliendo le tensioni accumulate. Anche la zona del collo viene mobilizzata e rilassata.

Nella fase successiva della sequenza la gamba che era stata spinta verso il petto viene portata all’indietro e sollevata verso l’alto, con il ginocchio flesso: a questo gesto si accompagna un inarcamento della colonna vertebrale e anche lo sguardo si alza verso il soffitto. Si allunga la catena muscolare anteriore e si apre il petto. Il tutto viene ripetuto più volte, secondo le possibilità e il bisogno, su entrambi i lati del corpo. Il risultato è una progressiva mobilizzazione della colonna, che regala un profondo senso di scioltezza e riduce i dolori localizzati.