Gyrokinesis: via le tensioni lombari con un esercizio di pronto soccorso
Con una sequenza del metodo Gyrokinesis, che mobilizza la colonna vertebrale e le restituisce flessibilità ed elasticità, potete contrastare rigidità e blocchi localizzati alla fine di ogni giornata
Avete avuto una giornata pesante. Magari siete state molte ore ferme alla scrivania, oppure in piedi, sui tacchi alti. È normale che avvertiate peso o dolore alla parte lombare della schiena, dove si accumulano le tensioni dovute all’affaticamento, a un assetto posturale sbilanciato o alle posizioni forzate e tenute a lungo. Potete provare un esercizio di “pronto soccorso” della Gyrokinesis, che ci viene suggerito da Flavia Abbadessa, un passato da ballerina professionista di danza classica e oggi insegnante di Gyrokinesis e Gyrotonic, fondatrice e titolare dello studio The Garden, con sede a Milano e a Madrid.
Gli esercizi di questo metodo di allenamento, ripetuti con costanza, hanno anche una grande efficacia preventiva, perché mantengono il corpo giovane, sano ed efficiente.
Un training a corpo libero
La Gyrokinesis, basata su movimenti tridimensionali con andamento prevalentemente curvilineo (come rotazioni, torsioni, inarcamenti, onde e spirali), è un metodo di training a corpo libero messo a punto dall’atleta e ballerino Juliu Horvath con finalità terapeutiche, di riabilitazione e di prevenzione. È poi diventato anche una forma di fitness, che si svolge in lezioni di gruppo con un numero ristretto di allievi e che, una volta appresi gli esercizi, si presta anche all’esecuzione fai-da-te.
La sequenza
La sequenza descritta dall’insegnante si svolge al suolo, su un tappetino, ed è emblematica di questa forma di movimento: i gesti sono infatti continui, fluidi, privi di pause, di tenute e caratterizzati un’alternanza di inarcamenti e incurvamenti della colonna vertebrale. Posizionatevi in quadruedia, in appoggio sulle mani e sulle ginocchia. Nella prima fase dell’esercizio incurvate la schiena, spingendo la testa verso il basso (il mento contro il petto), e staccate una gamba dal tappetino, portando il ginocchio verso il petto (foto sopra). Idealmente la fronte deve avvicinarsi al ginocchio. Questo movimento serve a creare spazio fra le vertebre lombari, allungando la muscolatura e sciogliendo le tensioni accumulate. Anche la zona del collo viene mobilizzata e rilassata.
Nella fase successiva della sequenza la gamba che era stata spinta verso il petto viene portata all’indietro e sollevata verso l’alto, con il ginocchio flesso: a questo gesto si accompagna un inarcamento della colonna vertebrale e anche lo sguardo si alza verso il soffitto. Si allunga la catena muscolare anteriore e si apre il petto. Il tutto viene ripetuto più volte, secondo le possibilità e il bisogno, su entrambi i lati del corpo. Il risultato è una progressiva mobilizzazione della colonna, che regala un profondo senso di scioltezza e riduce i dolori localizzati.
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