Gyrokinesis: il programma stretch&tone
Questa tecnica di allenamento, basata su movimenti curvilinei, sollecita tutto il corpo in modo completo, allungando e rinforzando i muscoli, mobilizzando le articolazioni, sviluppando coordinazione ed equilibrio
Spesso ci sentiamo dire che lo yoga o il Pilates sono discipline complete, perché coinvolgono tutta la muscolatura del corpo in modo sinergico, con un gioco alternato di attivazioni e allungamenti: dal punto di vista fitness, quindi, non regalano solo muscoli più tonici ma anche più elastici, con grandi benefici sia funzionali che estetici. Un analogo lavoro stretch & tone è caratteristico anche della tecnica Gyrokinesis, un metodo di allenamento nato con finalità terapeutiche e di riabilitazione, ma divenuto poi anche una forma di fitness adatta a tutti. Ce ne parla Flavia Abbadessa, un passato da ballerina professionista di danza classica e oggi insegnante di Gyrokinesis e Gyrotonic, fondatrice e titolare dello studio The Garden con sede a Milano e a Madrid.
I principi su cui si fonda la Gyrokinesis sono gli stessi del più conosciuto Gyrotonic, con la differenza che il primo è un training a corpo libero e il secondo usa speciali macchinari.
Con un tappetino e uno sgabello
Nelle lezioni di Gyrokinesis, che si svolgono in piccoli gruppi, si imparano sequenze basate prevalentemente su movimenti circolari tridimensionali: inarcamenti, spirali, torsioni, rotazioni, incurvature del corpo, che a chi li guarda appaiono armoniosi, aggraziati, fluidi e che servono a sviluppare tono e definizione muscolare, flessibilità, mobilità articolare, coordinazione, tutti presupposti di una migliore qualità del movimento quotidiano e quindi della vita.
Gli esercizi della Gyrokinesis, che non richiedono attrezzi e per i quali bastano un tappetino e uno sgabello, si prestano a essere ripetuti anche nell’home fitness, dopo averne appresa correttamente l’esecuzione. L’insegnante ce ne descrive uno emblematico, con valenza total body.
Come si esegue la sequenza
Posizionatevi in ginocchio sul tappetino e sedetevi a terra alla destra delle gambe. Attivando i muscoli delle gambe e dei glutei, sollevate il bacino, spingetelo in avanti e, contemporaneamente, inarcate la schiena all’indietro, portando le braccia tese ai lati del capo (foto sopra). Il collo è allineato alla parte dorsale della colonna vertebrale e l’arco formato dalla schiena è ampio, espanso, per “creare spazio” fra le vertebre: il petto e le spalle sono aperti, la zona lombare non è compressa, la catena muscolare anteriore si allunga. Poi riportate il busto in posizione eretta, scendete con i glutei fino a sedervi alla sinistra delle gambe e ricominciate tutto il movimento in modo speculare alla prima fase della sequenza. Durante i cambiamenti di posizione è importante mantenere attiva la muscolatura addominale, che serve a stabilizzare il corpo e a dargli equilibrio, e concatenare i gesti in modo fluido e armonioso, senza pause.
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