Pilates: estensioni con l’elastico per dire addio all’effetto tendina
Per molte donne la parte posteriore delle braccia è una zona critica, perché tende a rilassarsi facilmente. Ma si può definire e modellare con il Pilates
Pensate alle braccia e vi vengono in mente subito due immagini di segno opposto: in una sono giovani e ben tornite, nell’altra la zona posteriore, dalla spalla al gomito, è rilassata. Un problema comune anche fra le donne, perché i muscoli in questione, i tricipiti, perdono tono facilmente e precocemente. L’inestetismo che viene definito con una punta di disprezzo delle “tendine”, è un po’ un sintomo del tempo che passa ma può dipendere anche da diete troppo drastiche. Ma non temete, con un po’ di costanza e gli esercizi giusti si può mantenere questa zona ben soda. Il Pilates, ad esempio, può essere di grande aiuto.
Addome attivo, postura corretta, movimenti controllati e un elastico: sono gli elementi che concorrono al rassodamento dei tricipiti, con pochi gesti di facile esecuzione.
Focus sui tricipiti
Anna Maria Cova, fisioterapista e fondatrice della CovaTech Pilates School (www.covatechpilates.com), raccomanda le “estensioni sopra alla testa”, che le frequentatrici delle palestre ben conoscono perché è tipico dei total body workout di tonificazione, coinvolge in modo completo sia i muscoli delle braccia che quelli delle spalle, che si attivano sempre in sinergia. Il focus è sui tricipiti. Inoltre, come in tutti gli esercizi del Pilates, viene costantemente attivata la Powerhouse per stabilizzare il corpo, mantenere la postura corretta ed evitare che la zona lombare si inarchi eccessivamente.
Come si esegue
In posizione eretta, con i piedi uniti, le ginocchia lievemente piegate e la parte centrale della banda elastica tenuta ferma sotto alle piante dei piedi. Afferrate le estremità dell’elastico dietro alla nuca, piegando i gomiti: fate in modo che abbia una lunghezza adeguata per essere esteso, ma che non si afflosci. Espirando, estendete le braccia sopra al capo. Mantenete i gomiti vicini e rivolti in avanti, cercando la massima tensione dell’elastico. Con grande lentezza, per evitare che l’elastico si accorci bruscamente, inspirate ed eseguite il movimento inverso, riportando quindi le mani dietro alla testa. Effettuate 5-10 ripetizioni del movimento.
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