Nuoto al mare, 7 consigli per le più timorose
Allenarsi in acque libere, quando si è in vacanza, è un’opportunità che può intimidire le meno esperte. Ecco tutto ciò che dovete sapere per non avere paura lontano dalla battigia, dove “non si tocca”
Una vacanza al mare può essere un’ottima occasione per pianificare delle sedute di training a base di nuoto: non semplici nuotate giocose, ma sessioni con precisi obiettivi fitness. Non siete particolarmente esperte? Vi intimidiscono i grandi spazi e le acque più profonde rispetto all’ambiente rassicurante della piscina? Non temete, capita anche agli atleti di alto livello, abituati ad allenarsi lungo le corsie di una vasca.
L’acqua salata vi facilita, perché aiuta il galleggiamento, e bastano alcuni semplici accorgimenti di approccio per superare eventuali timori.
Consigli antipanico
Claudio Priamo, allenatore di nuoto, tecnico di SCMeran, team collegato allo “Young Team Speedo”, vi insegna che cosa fare per ambientarvi in fretta ed evitare spiacevoli inconvenienti in acqua.
- Fatevi indicare le boe, che delimitano le zone per nuotatori e quelle per le imbarcazioni: conoscere la segnaletica del bacino in cui si nuoterà è la prima regola di sicurezza.
- Se la temperatura del mare è bassa e non indossate la muta, è bene ridurre la durata dell’uscita e non spingersi troppo al largo: al freddo la performance si riduce e possono sopraggiungere crampi muscolari.
- Se siete state a lungo al sole, surriscaldandovi, prima di iniziare la sessione di nuoto bagnatevi a poco a poco per rinfrescarvi gradualmente.
- Cercate il vostro percorso ideale: meglio nuotare parallelamente alla riva, dove l’acqua non è particolarmente profonda, piuttosto che puntare al largo in linea retta e poi tornare.
- Prendete dei punti di riferimento fissi sulla terraferma (case, elementi del paesaggio) o in acqua (boe, scogli) e percorrete brevi tragitti avanti e indietro, più e più volte, riservandovi la possibilità di rientrare a riva rapidamente. Potrebbe verificarsi qualche imprevisto, come un crampo o la puntura di una medusa.
- Per evitare le correnti, che rendono più faticosa la nuotata e potrebbero mettervi in difficoltà, uscite per l’allenamento al mattino presto, quando il mare è più calmo e piatto.
- Non lasciatevi sorprendere dalle onde: inspirate sempre sul lato opposto a quello da cui arrivano, per evitare di “bere”. Di tanto in tanto qualche respirazione frontale vi permetterà invece di controllare i punti di riferimento.
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