21/04/2020
Gym a casa, 7 consigli per un approccio giusto
Per un total body workout efficace e sicuro fra le mura domestiche, basta seguire piccoli tips che aiutano a tenersi in forma e a migliorare l’umore anche in questi giorni lontano dalle palestre
Il workout quotidiano in autonomia, sul tappeto di casa, spesso seguendo qualche lezione in streaming o via social, sta diventando un’abitudine per molte di noi. Un mezzo utilissimo per tenersi in allenamento e per migliorare il tono dell’umore, ma non tutte sono super-esperte di fitness e può essere utile qualche consiglio sull’approccio giusto per fare ginnastica lontano dai corsi della palestra e dagli insegnanti “in carne e ossa”.
La gym in casa è efficace e consigliabile, anche se si lavora senza attrezzi: gli esercizi a corpo libero possono essere ugualmente completi e intensi.
I consigli del personal trainer
Abbiamo chiesto alcuni consigli sul giusto approccio al personal trainer Niccolò Silenzi dell’associazione ProntoPro.
- Per mantenere la forma fisica generale, scegliete un programma che coinvolga più gruppi muscolari.
- Gli esercizi multiarticolari, che mettono in gioco contemporaneamente più zone del corpo e non sollecitano un singolo muscolo alla volta, hanno il pregio di far lavorare tanti grandi gruppi muscolari e, contemporaneamente, i cosiddetti muscoli stabilizzatori (infrascapolari, core), deputati a mantenere equilibrio e postura corretta. Sono quindi più complessi, completi e utilissimi.
- Eseguite sempre gli esercizi in modo controllato, per attivare correttamente e in profondità le fibre muscolari.
- Per non farvi male e allenarvi in sicurezza, effettuate un buon riscaldamento: l’obiettivo di questa fase del training è lubrificare le articolazioni, elasticizzare e vascolarizzare i muscoli, così da prepararli all’imminente sforzo fisico. Vanno bene sequenze che includono corsa sul posto, corsa a ginocchia alte, corsa calciata o jumping jack.
- Nella scelta del total body workout casalingo, privilegiate un lavoro composto da 3 circuiti a corpo libero. Il primo deve coinvolgere soprattutto l’upper body (vanno bene ad esempio i push-up), il secondo ha come focus la parte bassa del corpo (con squat e affondi), l’ultimo punta sulla stabilizzazione e sul core (con tenute come la plank e movimenti come il mountain climber). Ricordate che il segreto del functional training sta nel fatto che ogni esercizio mette in gioco in sinergia anche muscoli lontani da quelli maggiormente coinvolti, come accade nei gesti della vita quotidiana.
- Fra un esercizio e l’altro può essere utile un recupero attivo con un esercizio cardio, ad esempio una corsetta.
- Alla fine del workout, non dimenticate lo stretching, che allenta le tensioni nei muscoli sottoposti allo sforzo: un muscolo sottoposto ad allungamento, cioè più elastico, è un muscolo più forte e resistente.
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