02/02/2016

Functional water: più magre e toniche ma anche più agili e coordinate

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 02/02/2016 Aggiornato il 24/05/2016

L’allenamento funzionale, quello che fa lavorare tutto il corpo con tante sollecitazioni diverse, arriva in piscina. Per dimagrire ma anche per migliorare flessibilità e coordinazione

Aqua Sphere

Più toniche e snelle, con una figura più soda e modellata, ma anche più resistenti, coordinate, agili e flessibili. Come? Con l’allenamento funzionale: non si basa su sequenze monotone e ripetitive di esercizi per singoli gruppi muscolari, ma su movimenti più complessi, multiarticolari e multidirezionali, più simili a quelli della vita quotidiana. L’obiettivo infatti è far lavorare il corpo in modo completo, con tante sollecitazioni diverse. E oggi il functional training è arrivato anche in acqua.

In piscina i benefici si amplificano, perché la resistenza offerta dall’acqua rende il training più efficace, senza sovraccaricare le articolazioni, e il massaggio idrico stimola la circolazione e riduce gonfiori e cellulite.

Con tanti piccoli attrezzi

Una delle versioni dell’allenamento funzionale in acqua, l’Harbour functional water, è studiata per annullare la monotonia, puntando su un clima particolarmente giocoso, allegro e dinamico. Il segreto? L’uso di un’infinità di piccoli attrezzi, che gli allievi sfruttano a rotazione: elastici, palle di peso diverso, tavolette per il nuoto, Vipr (non li conoscete? sono cilindri cavi in plastica), tubi galleggianti, flowers (sono dischi sagomati a fiore, da impugnare per intensificare gli esercizi in piscina), pinne corte, manubri e bilancieri acquaticiConsentono di far lavorare in modo completo tutti i gruppi muscolari con spinte, alzate, balzi, salti, estensioni, sequenze in galleggiamento, esercizi di equilibrio e di stabilizzazione sempre diversi.

Anche per chi non sa nuotare

Il corso si svolge in gruppo, è adatto a tutti (anche a chi non sa nuotare) e ha due particolarità:

  • una progressione di intensità, perché si passa dal lavoro in acqua bassa e quello nella parte più profonda della vasca (immersi fino al petto), che rende gli esercizi più impegnativi;
  • un’alternanza di esercizi dentro e fuori dalla vasca, ispirata al training delle squadre di pallanuoto, che aumenta l’impegno cardiovascolare e il consumo calorico (immaginate di dover uscire dalla piscina per rientrarci subito dopo: la frequenza cardiaca sale notevolmente).

Nomi diversi ma la sostanza non cambia

I programmi di allenamento funzionale in piscina sono numerosi e vengono proposti con nomi diversi, da Acqua core ad Acquafitness in 3D ad Aquafunctional. Alcuni richiedono l’uso di piccoli attrezzi, altri sono solo a corpo libero, ma i principi ispiratori non cambiano. Informazioni presso www.fiteducation.it, www.fitnessinacqua.it, www.fif.it, www.euroaquatic.it.

Mai più senza

La tendenza del momento nelle cuffie da piscina? Si fa strada lo stile vintage, con bolle rilevate ed effetti matelassé. Come nel modello in silicone Bubble cap di Speedo (euro 9,90).
Speedo_bubble-cap