Danze cinesi per conquistare femminilità e armonia
Grazie ai corsi anche per principianti, venite a scoprire il fascino di uno degli stili di ballo più amati in Cina
C’è una grande novità per tutte le appassionate di ballo: la danza cinese, una realtà ancora pressoché sconosciuta, ma ricchissima, sfaccettata, affascinante e figlia di una cultura millenaria, tutta da scoprire. Ce ne parla Claudia Zaccari, direttore artistico della sezione danza classica della compagnia Opus Ballet di Firenze e artefice di un promettente progetto di collaborazione interculturale con Ye Ran (nella foto), un’artista che in Cina è ritenuta una vera star: lo stile studiato e divulgato da Ye Ran sarà presto protagonista di lezioni, anche per principianti, che si ripropongono di far conoscere questa arte e di cancellare le barriere fra culture.
In Italia esistono già scuole e istituzioni che offrono corsi di danza cinese, ma la diffusione non è ancora capillare.
Esercizio di benessere
In Cina la danza è un’attività praticata da tutti, fin da bambini, perché ritenuta una forma di educazione al movimento: permette di mantenersi in forma e di curare il proprio benessere. Nella storia plurisecolare di quel vasto Paese sono fioriti una quantità di stili diversi, legati a contesti rituali, religiosi, popolari, al mondo della corte o a spettacoli di intrattenimento. Dopo che la dittatura maoista ha bandito ogni forma di danza, c’è oggi un grande ritorno all’antico e gli artisti studiano e riportano sulle scene gesti, sequenze e coreografie di sapore millenario, spesso mescolandole anche agli stili di ballo occidentali e creando ibridi di grandissima suggestione.
Nel segno della dolcezza
Le coreografie di danza tradizionale cinese che si possono vedere in qualche video in rete ci colpiscono soprattutto per le loro movenze ed espressioni di grande dolcezza. Ci sono danze maschili, danze femminili e danze di coppia. Ogni regione ha le sue forme espressive e le sue danze rituali, per il matrimonio, per propiziare la fertilità della terra e il raccolto o per invocare la divinità, ma un elemento molto comune è la spiritualità: spesso la danza cinese è considerata come una preghiera, quindi è contraddistinta da una profonda dolcezza. Esistono anche balli ispirati alla gestualità delle arti marziali, in cui il ritmo delle percussioni è più vivace, e coreografie che raccontano la natura, evocando il paesaggio, gli alberi, i fiori, i ruscelli, i fenomeni naturali come il vento, oppure gli animali (pensiamo alla danza del drago, alla danza del leone), che vengono imitati anche con l’uso di maschere, soprattutto dagli uomini. Non c’è mai astrazione ma l’ispirazione arriva dalle esperienze quotidiane.
Tante, diverse, sempre spettacolari
Tutte le forme di danza cinese sono spettacolari: scenografie decoratissime, trucco e costumi ricchissimi e colorati, abiti con maniche ampie e lunghissime, che si sfruttano come prolungamento delle braccia e che le donne fanno fluttuare con abilità, oppure tengono in mano lunghi nastri, girandole di tessuto con cui ampliano i movimenti.
Movimenti dolci e femminili
Indipendentemente dalla complessità di passi ed evoluzioni, che ovviamente segue un percorso di apprendimento progressivo, il movimento del ballo tradizionale cinese ha un’armonia e un’eleganza che aiutano le donne a riscoprire il proprio lato femminile, a migliorare il portamento, a infondere sicurezza, oltre che a mantenerle in forma con un’attività motoria adatta a tutte. In particolare, Ye Ran ha riproposto per prima le danze di Dunhuang, che risalgono a quasi 1500 anni fa e le cui coreografie, prive di elementi acrobatici di difficile approccio, hanno movimenti languidi e flessuosi, rotazioni su se stesse, ondeggiamenti del bacino, morbidi piegamenti sulle gambe, passi nelle diverse direzioni e un ruolo particolarmente importante per le braccia, che disegnano gesti fluidi ed eleganti
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