04/03/2020

Corpo, per rimodellarlo fai gli stacchi con il bilanciere

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 04/03/2020 Aggiornato il 01/04/2020

In inglese si chiamano deadlift e se li si effettua con un bilanciere a carico fluttuante se ne potenziano i benefici: fanno lavorare tutti i muscoli in sinergia e sono efficacissimi anche per le donne

esercizi fluilift - deadlift

La maggior parte di noi li fugge come la peste, perché li considera un esercizio da body builder: alzi la mano chi di voi, invitata da un trainer in palestra a eseguire gli stacchi (in inglese deadlift) con il bilanciere, non ha cercato di evitarli. Eppure gli stacchi sono uno dei più completi esercizi multiarticolari, in grado di garantire un total body training molto benefico anche alle donne.

Il Fluilift impone di affrontare e gestire situazioni e stimoli imprevisti: non solo sorreggere e spostare il peso, ma reagire velocemente alle sue oscillazioni, evitare di sbilanciarsi, mantenere l’equilibrio.

Fondamentale usare il carico giusto e magari, come suggerisce Alessandro Barbero, coordinatore della Reaxing Academy, anche un bilanciere ad hoc: provate il Fluilift, le cui potenzialità allenanti e la cui comodità di uso per il pubblico femminile saranno una vera sorpresa. Questo attrezzo ha un rivestimento morbido sulla barra, che ne agevola l’impugnatura, ed è dotato di due pesi globulari contenenti un liquido, che fluttua ad ogni vostro movimento, vi destabilizza e sollecita quindi un’attivazione muscolare più profonda e completa da parte vostra, per non perdere l’equilibrio.

Come si esegue

Per eseguire correttamente il deadlift dovete controllare sempre la postura. Le prime volte è preferibile che vi segua un istruttore, aiutandovi a imparare la sequenza in modo preciso, poi potrete anche passare al fai-da-te.

Preparate il Fluilift con un carico adeguato alle vostre possibilità e posizionatevi in piedi, con le gambe distanziate quanto la larghezza del bacino. Il bilanciere è appoggiato a terra davanti a voi. Scendete in squat e afferratene la barra: quindi, mantenendo la schiena bloccata (la muscolatura del core e i dorsali sono attivi), estendete le gambe, facendo in modo che gli angoli all’altezza delle ginocchia e delle anche si aprano contemporaneamente, con un lieve anticipo nel movimento di apertura delle anche. Attenzione a uno degli errori più diffusi: non dovete mai inarcare eccessivamente né piegare la zona lombare, che conserva la sua curva fisiologica. Fate scivolare il Fluilift lungo le cosce, fino all’altezza del bacino (le braccia rimangono tese), poi scendete nuovamente in squat e riappoggiatelo a terra. Effettuate 3 serie da 6-8 ripetizioni.