Tango argentino: i primi passi
È un ballo improvvisato e a chi comincia non vengono insegnati solo passi e figure: si deve imparare prima di tutto a comunicare con il partner attraverso i movimenti del corpo. Un’esperienza che crea grande magia di coppia
Si rimane incantati di fronte a una coppia di ballerini professionisti che ballano un tango, non soltanto per le loro evoluzioni sulla pista, la loro tecnica seducente, la postura elegante, quanto perché è uno degli stili di danza di maggiore fascino, carico di passione e sensualità. Alzi la mano chi di voi non ha mai sognato di provare.
Eppure molte donne non si sentono all’altezza, pensano che sia troppo difficile e che non riuscirebbero mai a eseguire quelle figure complesse, quegli intrecci di gambe, quei gesti che esprimono emozioni e sintonia.
Lorena Neculai, ballerina e insegnante presso Cafè Tango Arezzo, ha un motto: «Il tango argentino non è quello che pensi, e te lo dimostreremo». All’ultima edizione di Danzainfiera le abbiamo chiesto di sfatare tutte le false convinzioni dei neofiti
Lasciatevi conquistare
Chiunque può cominciare a ballare il tango, anche se non ha mai mosso un passo di danza in vita sua, iscrivendosi a un corso per principianti: in breve sarà conquistato da questa danza meravigliosa.
La prima cosa da sapere è che il tango non è un ballo coreografato: «Le coreografie sono parte degli spettacoli teatrali, tanto che si parla di tango scenografico, ma in una milonga (il locale argentino in cui si balla il tango ndr) questa è una danza improvvisata» chiarisce Neculai. Nel ballo di coppia per eccellenza, quindi, un bravo insegnante non deve solo insegnare dei passi. «A chi non ha mai ballato occorre trasmettere prima di tutto la capacità di ascoltare: è proprio una questione di sensazioni, bisogna ascoltare ‘fisicamente’ il partner e i suoi movimenti» spiega l’insegnante. Nel tango, infatti, è l’uomo quello che guida e la donna deve imparare a comunicare con lui attraverso il corpo, per seguirlo nelle evoluzioni che improvvisa. Solo successivamente la ballerina può crescere, dal punto di vista tecnico ed espressivo, e diventare più indipendente anche nei gesti.
Le prime lezioni
Le prime lezioni di un corso di tango, quindi, sono un’educazione all’ascolto e questo finisce per avere risvolti emotivi e relazionali molto forti all’interno della coppia, se si impara a ballare con il proprio compagno. Naturalmente i principianti imparano anche i passi base, la postura corretta, ma «l’aspetto più entusiasmante è la magia della condivisione con il proprio ballerino, il feeling che si crea» assicura l’esperta.
Un’altra falsa credenza è che per diventare ballerini di tango occorrano tanto tempo e moltissimo studio. «Sicuramente ci sono i più portati e i meno portati ma, a livello amatoriale, in media un anno di lezioni (da settembre a giugno con un incontro alla settimana) permette a tutti di sentirsi meno goffi e di acquistare disinvoltura» conclude Neculai.
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