Danze di carattere per farsi trascinare dai ritmi di Paesi lontani
Ci sono quelle soliste, quelle di coppia, di gruppo, di massa: hanno ritmi vivaci o più lenti e le lezioni attirano un numero crescente di appassionati, conquistati da musiche, folklore e movenze alla portata di tutti
Le danze di carattere sono state protagoniste all’edizione 2022 di Danzainfiera e torneranno sui palchi della rassegna fiorentina nell’appuntamento in programma dal 24 al 26 febbraio prossimi: hanno emozionato e stupito il pubblico, facendogli scoprire un mondo su cui abbiamo ancora idee molto imprecise. Ci aiuta a capirne di più Ioulia Sofina, ballerina, coreografa, docente universitaria e maestra di danza classica e di danze di carattere.
Non bisogna confondere le danze di carattere, che sono coreografate per il palcoscenico, con quelle folkloristiche, legate alla tradizione più ludica delle feste popolari.
Una preparazione non improvvisata
I balli folk offrono spunti e citazioni, quindi sono la linfa vitale che ispira le danze di carattere, ma queste sono un genere di danza teatrale, una forma coreutica che arricchisce il folklore locale con virtuosismi e difficoltà tecniche, rispettando precise regole sceniche. Analogamente a ciò che accade nel balletto classico, quindi, imparare le danze di carattere non significa improvvisare dei passi come in un villaggio turistico, ma seguire una metodologia didattica precisa, con esercizi alla sbarra, sequenze a centro sala e una progressione di apprendimento ben definita.
Si impara anche da adulti
I corsi di danze di carattere riscuotono un successo crescente, anche fra i principianti in età adulta, perché sono un modo per divertirsi, mantenersi in forma, ma soprattutto avvicinarsi a tradizioni e culture di popoli lontani, che nella danza trovano espressione. Ci sono danze di carattere nordamericane, messicane, russe, ungheresi (ad esempio la czarda), mediorientali, polacche, romene (nella foto una coreografia della regione romena di Maramures). La stessa pizzica e i balli spagnoli sono danze di carattere. Molte hanno un ritmo veloce o vivacissimo, perché tradizionalmente erano legate a momenti di festa e di gioia, ma ci sono anche danze lente, come quelle di corteggiamento, oppure quelle che dovevano esaltare la bellezza delle fanciulle più giovani: un esempio è quello di una danza ungherese in cui le ballerine si muovono con gesti morbidi e lenti, reggendo una bottiglia sulla testa e offrendo agli spettatori la possibilità di apprezzare tutta la loro grazia.
Perché iscriversi a un corso
Chi si iscrive ai corsi ad hoc, organizzati dalle scuole di ballo, ha la possibilità di scegliere di avvicinarsi a un repertorio vastissimo: balli solisti, di coppia, destinati a tre ballerini, per piccoli gruppi o di massa. Se partite da zero, perché non avete mai ballato, dopo i primi tre mesi di lezione vi sentirete già un po’ ballerine. Le più portate prendono confidenza e si entsiasmano già dopo la prima lezione.
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