13/04/2018

Reax lights: per sviluppare agilità e destrezza

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 13/04/2018 Aggiornato il 13/04/2018

Un nuovo sistema di training funzionale sfrutta speciali luci interattive che si accendono in modo imprevedibile per costringervi a reagire con prontezza

JOHNSON HEALTH TECH ITALIA

Anni fa, tra i bambini, era molto diffuso un gioco da fare all’aperto: si chiamava “ce l’hai” e prevedeva che uno dei partecipanti dovesse rincorrere e raggiungere almeno uno dei compagni (che cercavano di scappargli in tutte le direzioni), per toccarlo e “passargli” il ruolo di inseguitore. La personal trainer Elena Buscone osserva che si trattava di un’attività motoria molto allenante, una vera forma di fitness. Oggi, anche se non avete mai giocato a “ce l’hai”, potete scoprire nuove routine allenanti che ricordano quel passatempo infantile. Nelle palestre, infatti, sono arrivate le Reax Lights e, come i compagni dell’antico gioco, devono essere raggiunte e toccate. Sono le protagoniste più innovative e originali del nuovo metodo di training funzionale chiamato Reaxing.

Reaxing è un sistema di allenamento che sfrutta le interferenze esterne (di tipo sonoro, luminoso, tattile o motorio), per destabilizzarvi, turbare l’esecuzione dei vostri “normali” esercizi e costringervi a reagire con prontezza

Per un allenamento interattivo

Il Reaxing training (www.reaxing.com), presentato anche all’ultima edizione di Riminiwellness, ha come obiettivo migliorare la reattività del sistema neuromuscolare, sottoponendo l’organismo a stimoli imprevedibili che lo abituano ad adattarsi velocemente (e quindi ne sviluppano le principali qualità motorie). Fra gli attrezzi utilizzati in questa nuova metodologia di allenamento ci sono le Lights, un set di luci quadrate che rende interattiva la sessione di lavoro, sviluppando agilità, destrezza e tempi di reazione. Infatti le lampade, collegate via wi-fi a un tablet e quindi a diversi possibili programmi di allenamento preimpostati, si accendono e lampeggiano una alla volta, a rotazione ma in modo inatteso: chi si allena deve andare a toccare velocemente la luce illuminata (compiendo, di volta in volta, scatti, piegamenti, torsioni, balzi, cambi di direzione).

In palestra e a casa

Le Lights possono essere posizionate variamente, in palestra ma anche a casa: potete appenderle a una parete, agganciarle a una spalliera, disporle sul pavimento intorno a voi e slanciarvi di corsa, molto semplicemente, a toccare quella che di volta in volta si accende. Ma oltre a questa opzione, che è quella più semplice, esistono numerose possibilità di intensificare il lavoro. Ad esempio, se vi posizionate su un attrezzo di gomma cedevole (il precursore è stato il Bosu, me ce ne sono molti altri), la sfida sarà cercare di toccare la Light che si accende sul pavimento, senza cadere né perdere l’equilibrio. Se invece volete divertirvi a lavorare in coppia, grazie a una speciale imbragatura potete indossare le Lights: dovrete toccare quella che, di volta in volta, si accende sul corpo del partner.