Occhiali sulla neve: scegli i più adatti
Per gli sport invernali è importante proteggere gli occhi con modelli ad alte prestazioni. Alcuni atleti suggeriscono a quali caratteristiche prestare maggiore attenzione
Durante la pratica di tutti gli sport bianchi è fondamentale proteggere gli occhi con occhiali adeguati alle condizioni della forte irradiazione UV, che in quota e sulla neve aumenta. Molte donne prediligono i modelli tradizionali, ritenuti più comodi, ma stanno diventando molto trendy anche quelli a maschera, un tempo usati solo in caso di forti intemperie: grazie alla loro versatilità, infatti, oltre che per filtrare i raggi solari sono utili anche in situazioni di vento, di maltempo (neve o pioggia) e in presenza di detriti. E sono studiati per essere sempre più confortevoli. Abbiamo chiesto ad alcuni atleti del team Julbo di suggerirci gli accorgimenti che reputano più importanti per una scelta appropriata.
Qualsiasi disciplina invernale “a prova di distanziamento” pratichiate, esistono dettagli tecnici da tenere ben presenti per indossare gli occhiali più performanti.
Per lo scialpinismo
Davide Magnini, atleta della squadra nazionale, punta sulla maschera perché la ritiene più prestante in discesa e ne sottolinea la pratica aderenza al viso. L’importante, è sceglierla in modo che abbia un ampio campo visivo ed è meglio che, nella parte inferiore della montatura, sia dotata di inserti removibili che rendono possibile la ventilazione ed evitano l’appannamento nelle fasi di salita. Se preferite occhiali tradizionali, optate per fogge che assicurino leggerezza e visibilità ampia. L’azzurra Ilaria Veronese, al contrario, preferisce affrontare le escursioni di ski-touring con i classici occhiali ad astine, ma con lenti senza montatura, perché il loro peso è minimo. Un aspetto da considerare, per una donna, è quello delle proporzioni (che devono adattarsi al viso più piccolo) e della calzata, perché rendono il modello più performante. Il plus può essere la lente fotocromatica, che si adatta al variare delle condizioni di luce e di visibilità.
Per lo sci di fondo
Michela Carrara e Tommaso Giacomel, entrambi nella nazionale di biathlon (lo sport che fonde lo sci nordico e il tiro a segno con la carabina), sono concordi: gli occhiali devono essere leggeri e comodi. La stabilità è un elemento fondamentale ed è garantita dalle astine regolabili e dagli inserti grippanti. Al momento dell’acquisto è bene fare attenzione all’appoggio sul naso e alla calzata, ma anche puntare su lenti che garantiscano una visibilità nitida.
Per il freeride
Per Simone Eydallin, istruttore nazionale di sci alpino ed esperto di fuoripista, la maschera è una compagna di discese molto comoda. Bisogna fare attenzione sia alla qualità della lente che al comfort: il modello deve essere leggero, avvolgente, traspirante e montare lenti anti-appannamento. Aspetti di cui tener conto sono anche la dimensione e l’ampiezza della lente, che consente una visione migliore in tutte le direzioni.
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