Cellulite e ritenzione? Prova la nuova Hydrobike
Una delle lezioni di acquafitness più longeve e apprezzate dalle donne si rinnova e diventa molto più varia e divertente (oltre che efficace)
Avete presente i corsi di Hydrobike in piscina? Sono un must da decenni, per tutte le fitness addicted che puntano a contrastare gli inestetismi delle zone critiche, gambe addominali e glutei. Da quando è stato introdotto nei centri sportivi, il lavoro di pedalata in immersione è infatti un must non solo per dare tono ai muscoli dalla vita in giù, ma anche per sfruttare il massaggio effettuato dai vortici dell’acqua che si creano intorno al corpo: un vero e proprio linfodrenaggio che migliora il tono e la compattezza della pelle, ma soprattutto contrasta i ristagni e promuove il deflusso dei liquidi accumulati nei tessuti. Il metabolismo cellulare ne trae giovamento e gli inestetismi come i gonfiori e la cellulite regrediscono. Luca Madini, allenatore di nuoto, formatore di fitness acquatico e club manager del centro Aquamore di Abbiategrasso (MI), racconta come si sono evolute le lezioni di gruppo sulla bike acquatica.
L’obiettivo delle nuove lezioni è rendere il training diversificato e stimolante: non più solo uno spinning acquatico ma un workout giocoso e a prova di noia.
La lezione
Durante la lezione non starete solo in sella, a pedalare con ritmo vario. La vostra acquabike diventa infatti un “attrezzo” che vi supporta anche nell’esecuzione di tanti esercizi diversi dalla “semplice” pedalata. L’istruttore li combina variamente, ogni volta in modo diverso, attingendo a quattro gruppi di movimenti.
1.Esercizi di tonificazione total body. Mentre le gambe pedalano, si lavora anche con l’upper body, abbinando al gesto della parte inferiore del corpo bracciate a rana, chiusure delle braccia davanti a mo’ di abbraccio, spinte in avanti e tanti altri movimenti che contrastano la resistenza dell’acqua.
2. Esercizi cardio. Consistono in variazioni del ritmo, sfruttando in particolare accelerazioni e velocità, sia per i movimenti delle gambe che per quelli delle braccia.
3. Esercizi per gli addominali. Qui la vostra acquabike diventa un supporto: vi posizionate fuori sella, dietro al sellino, come se foste sedute in galleggiamento nell’acqua. Avete i piedi sui pedali e con le mani vi attaccate al sellino. Anche solo per mantenere questa posizione, con il corpo che tende a “cadere” all’indietro, gli addominali lavorano in modo continuo. Se poi staccate una mano alla volta, o entrambe, il lavoro del core diventa ancora più intenso e profondo.
4. Esercizi di coordinazione ed equilibrio. Mentre pedalate in piedi, sollevate dal sellino, eseguite movimenti diversi e combinati con le braccia. La posizione è instabile e lavorano tutti i muscoli stabilizzatori (primi fra tutti gli addominali) per non farvi perdere il giusto assetto del corpo.
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