06/10/2021

Cellulite: il training drenante è con l’elastico

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 06/10/2021 Aggiornato il 06/10/2021

Imparando a usare correttamente la resistenza dell’attrezzo anche un esercizio semplice e conosciuto come il donkey kick diventa un efficacissimo strumento di prevenzione per ritenzione e cuscinetti

cellulite body challenge

Bastano un tappetino e un semplice elastico anulare, per sfidarsi nell’esecuzione di un esercizio-top per modellare i glutei. L’esercizio è molto conosciuto, perché si tratta del cosiddetto donkey kick, ma la nostra personal trainer Evgenia Babrovskaia, Senior coach della WTA Functional Training Academy, ci svela il segreto in più per renderlo non solo un push-up training per il lato B, ma anche un perfetto esercizio anticellulite e antiritenzione.

Il raggiungimento di buoni risultati estetici dipende dal rapporto fra il grado di resistenza dell’elastico e il numero delle ripetizioni.

Come si esegue

Posizionatevi in quadrupedia, in appoggio sulle braccia tese e sulle ginocchia. Il donkey kick è quell’esercizio in cui dovete sollevare una gamba, mantenendola flessa con un angolo di 90 gradi all’altezza del ginocchio, e spingerla verso l’alto, immaginando di sferrare un calcio al soffitto con le pianta del piede. E’ importante attivare bene il core ad ogni spinta, per evitare che il bacino ruoti (le anche devono rimanere parallele al suolo) e la schiena si inarchi. Insomma, il lavoro è concentrato sul gluteo e ha grande efficacia per scolpirlo.

Nel caso del workout con l’elastico anulare, dovete far passare il tool sotto alla caviglia della gamba che rimane in appoggio al suolo e sotto alla pianta del piede che sale verso il soffitto. In questo modo, ad ogni salita, dovere vincere la resistenza dell’attrezzo e il lavoro si intensifica.

Quante ripetizioni

Ma quanto è utile intensificarlo e quante ripetizioni bisogna fare? L’errore che molte donne commettono è usare un elastico di resistenza media ed effettuare un gran numero di ripetizioni (serie da 15 o più per gamba): così, infatti, si verifica un’accentuata produzione di acido lattico, che crea infiammazione e riduce i benefici del training, soprattutto se sono presenti ristagni e cellulite, che già di per sé sono espressione di uno stato infiammatorio dei tessuti.

La scelta dell’elastico

Se avete la tendenza alla ritenzione e alla formazione di buccia d’arancia, è opportuno usare un elastico molto leggero ed effettuare un numero elevato di ripetizioni (20 per gamba): questo lavoro, di tipo aerobico, migliora la capillarizzazione, la circolazione locale e la lipolisi, quindi previene e contrasta gli inestetismi legati ai deficit circolatori.

Se invece siete già allenate e non soffrite di significativi ristagni nelle zone critiche, potete sfruttare un elastico molto rigido ed eseguire poche ripetizioni (4-5 per gamba), puntando al tono e all’effetto sculpt.

La tabella di marcia

La tabella di marcia suggerita dall’esperta prevede di ripetere in entrambi i casi l’intera sequenza di lavoro su entrambi i glutei per 4 giri (se siete poco allenate) o 6 giri (se siete già allenate).