09/01/2017

Allenamento per lo yoga? Prova con il nuoto

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 09/01/2017 Aggiornato il 09/01/2017

Può sembrare strano, ma nuotare ha una grande efficacia propedeutica alla pratica dell’antica disciplina indiana. Ecco un programma per eseguire gli asana con più forza e flessibilità, adatto anche a nuotatrici poco esperte

SPEEDO

Chi l’avrebbe mai detto: se volete acquistare più forza muscolare e più flessibilità, per migliorare nella pratica dello yoga, dovete nuotare. Lo assicurano gli specialisti del team Ricerche e sviluppo di Speedo, che hanno scoperto quanto il nuoto sia utile per sviluppare qualità motorie propedeutiche ad altri sport e ad altre attività fitness, fra cui proprio l’antica disciplina indiana.

Con il nuoto, modificando in modo mirato le vostre sedute di training, potete rinforzare i muscoli ma anche rendere il corpo più elastico e le articolazioni più sciolte

La principale difficoltà che le neofite dello yoga incontrano non è tanto la mancanza di allenamento muscolare, cui si può ovviare grazie a un’infinità di corsi diversi di tone-up in palestra, quanto la scarsa flessibilità corporea. La zona delle spalle, ma soprattutto quella delle anche, è spesso rigida e la ridotta mobilità articolare rende più faticosi tanti asana di livello base, come la Farfalla (Badhakonasana) o la Ghirlanda (Malasana).

Il training in piscina

Se anche voi, durante la pratica, riscontrate queste rigidità, i coach Speedo vi propongono un training di 30 minuti in piscina, adatto anche se non siete nuotatrici provette ed efficace per sciogliere e mobilizzare soprattutto le anche, rendendone più ampi i gesti.

  1. Come riscaldamento, eseguite 2 frazioni da 100 metri a stile libero, avanzando solo a forza di bracciate (può essere utile usare un pull buoy, l’attrezzo simile a un cuscinetto che si posiziona fra le gambe, per tenerle strette e quindi ferme). Potete fare una pausa di 30 secondi tra una frazione e l’altra.
  2. Percorrete 4 x 25 metri a rana (con pause da 20 secondi fra una frazione e l’altra), spingendovi prevalentemente a forza di gambe. Durante l’esercizio, concentratevi sulla rotazione dei piedi verso l’esterno, quando arrivate alla fine di ogni gambata.
  3. Percorrete 2 x 50 metri a rana (con pausa da 30 secondi fra una frazione e l’altra), usando solo la spinta delle gambe (per non muovere le braccia, afferrate una tavoletta galleggiante con le mani e tenetela sempre davanti a voi).
  4. Rilassatevi con 100 metri di stile a vostra scelta, “lasciando andare” le spalle e le braccia.
  5. Percorrete 2 x 100 metri a stile libero (con pausa da 30 secondi fra una frazione e l’altra), tenendo la tavoletta galleggiante fra le mani e procedendo solo con la spinta delle gambe. Fate attenzione che il movimento delle gambe sia efficace, profondo e parta dalle anche.
  6. Per il cool down, nuotate 4 frazioni da 50 metri a stile libero.