Allenamento per lo yoga? Prova con il nuoto
Può sembrare strano, ma nuotare ha una grande efficacia propedeutica alla pratica dell’antica disciplina indiana. Ecco un programma per eseguire gli asana con più forza e flessibilità, adatto anche a nuotatrici poco esperte
Chi l’avrebbe mai detto: se volete acquistare più forza muscolare e più flessibilità, per migliorare nella pratica dello yoga, dovete nuotare. Lo assicurano gli specialisti del team Ricerche e sviluppo di Speedo, che hanno scoperto quanto il nuoto sia utile per sviluppare qualità motorie propedeutiche ad altri sport e ad altre attività fitness, fra cui proprio l’antica disciplina indiana.
Con il nuoto, modificando in modo mirato le vostre sedute di training, potete rinforzare i muscoli ma anche rendere il corpo più elastico e le articolazioni più sciolte
La principale difficoltà che le neofite dello yoga incontrano non è tanto la mancanza di allenamento muscolare, cui si può ovviare grazie a un’infinità di corsi diversi di tone-up in palestra, quanto la scarsa flessibilità corporea. La zona delle spalle, ma soprattutto quella delle anche, è spesso rigida e la ridotta mobilità articolare rende più faticosi tanti asana di livello base, come la Farfalla (Badhakonasana) o la Ghirlanda (Malasana).
Il training in piscina
Se anche voi, durante la pratica, riscontrate queste rigidità, i coach Speedo vi propongono un training di 30 minuti in piscina, adatto anche se non siete nuotatrici provette ed efficace per sciogliere e mobilizzare soprattutto le anche, rendendone più ampi i gesti.
- Come riscaldamento, eseguite 2 frazioni da 100 metri a stile libero, avanzando solo a forza di bracciate (può essere utile usare un pull buoy, l’attrezzo simile a un cuscinetto che si posiziona fra le gambe, per tenerle strette e quindi ferme). Potete fare una pausa di 30 secondi tra una frazione e l’altra.
- Percorrete 4 x 25 metri a rana (con pause da 20 secondi fra una frazione e l’altra), spingendovi prevalentemente a forza di gambe. Durante l’esercizio, concentratevi sulla rotazione dei piedi verso l’esterno, quando arrivate alla fine di ogni gambata.
- Percorrete 2 x 50 metri a rana (con pausa da 30 secondi fra una frazione e l’altra), usando solo la spinta delle gambe (per non muovere le braccia, afferrate una tavoletta galleggiante con le mani e tenetela sempre davanti a voi).
- Rilassatevi con 100 metri di stile a vostra scelta, “lasciando andare” le spalle e le braccia.
- Percorrete 2 x 100 metri a stile libero (con pausa da 30 secondi fra una frazione e l’altra), tenendo la tavoletta galleggiante fra le mani e procedendo solo con la spinta delle gambe. Fate attenzione che il movimento delle gambe sia efficace, profondo e parta dalle anche.
- Per il cool down, nuotate 4 frazioni da 50 metri a stile libero.
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