Vista: i cibi che la proteggono
Frutti rossi, vegetali verdi, pesce azzurro e latticini sono i cardini della dieta che fa bene agli occhi. Approfittatene: i disturbi visivi sono in aumento
Diventeremo sempre più miopi. Complici la dilagante sedentarietà e gli occhi sempre fissi su smartphone e tablet, nei prossimi 30 anni metà della popolazione mondiale inforcherà gli occhiali. Lo rivela uno studio del Brien Holden Vision Institute di Sydney.
Oltre a non abbandonare la sana abitudine di stare all’aria aperta (secondo ricercatori cinesi, è un fattore protettivo), resta un’altra carta da giocare: l’alimentazione.
Secondo lo studio australiano una dieta adeguata riduce il rischio di disturbi visivi nell’arco di 10 anni.
Quali sono gli alimenti da non farsi mancare?
Frutti di bosco. L’affaticamento visivo tipico dello stile di vita moderno trae beneficio dai cibi ricchi di antocianosidi, polifenoli presenti soprattutto nel ribes nero e nel mirtillo, dall’azione benefica sul microcircolo.
Vegetali e uova. Zeaxantina, meso-zeaxantina, luteina appartengono alla categoria delle xantofille, composti di natura carotenoide essenziali per la funzionalità visiva. Modulano i meccanismi difensivi e i sistemi di riparazione della retina. Sono contenuti in frutta e verdura giallo-arancio, verdura a foglie verde e tuorlo d’uovo.
Salmone e pesce azzurro. Alcuni problemi tipici dell’età adulta, come la secchezza oculare e la degenerazione maculare, sono associati a bassi livelli di acidi grassi Omega-3, soprattutto DHA, presente soprattutto in tonno, salmone, aringhe, alici, sardine, sgombro. Gli studi suggeriscono effetti positivi di questi composti in caso di sindrome dell’occhio secco, un disturbo piuttosto comune e fastidioso. Come i carotenoidi, anche il DHA si trova in abbondanza nei bastoncelli della retina, insieme a un fotopigmento, la rodopsina, alla base della visione notturna.
Fegato e latticini. La vitamina A è responsabile della visione crepuscolare (la carenza si associa a cecità notturna e secchezza oculare): è contenuta in fegato, latticini, uova, pesce. Frutta e verdura di colore giallo-arancio apportano dei precursori della vitamina.
Cereali, legumi e carne. La carenza di vitamina B2 (riboflavina), che si trova in alimenti di origine animale, cereali, legumi e verdure verdi, può provocare congiuntivite e opacizzazione del cristallino. Coinvolto nella regolazione del metabolismo della vitamina A, anche lo zinco, presente soprattutto nelle carni rosse, è determinante per la funzione visiva: un apporto inadeguato comporta disturbi dell’adattamento all’oscurità.
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