20/12/2018

Troppi dolci? Ecco cosa si rischia

Roberta Camisasca Pubblicato il 20/12/2018 Aggiornato il 21/12/2018

Gli Italiani eccedono con i dolci e non solo a Natale. Uno “sgarro” nelle feste è ammesso. Negli altri giorni, però, occhio a etichette e quantità

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Panettone, pandoro, torrone, cioccolato. Per molti italiani è Natale tutto l’anno, dato l’eccessivo consumo di dolciumi e dessert che emerge dalle ricerche. Uno studio dell’Osservatorio nutrizionale Grana Padano per esempio rivela che l’energia derivata quotidianamente da zuccheri semplici (naturalmente presenti negli alimenti o aggiunti) corrisponde a circa il 20%. Una percentuale considerevole rispetto alla quantità indicata dalle linee guida, che deve essere inferiore al 15%.

I più amati dagli Italiani

Sempre dall’indagine dell’Osservatorio  Grano Padano emerge che il 57% degli italiani consuma merendine, brioches e croissant (il 10% quasi tutti i giorni). I dolci al cucchiaio sono tra i più richiesti: il 77% preferisce tiramisù, budini, torte farcite. Il gelato è il dessert preferito, mentre il cioccolato è il più consumato: il 7% degli intervistati se lo concede tutti i giorni.

Zucchero: né poco, né troppo

Diversi studi internazionali dimostrano che l’innalzamento della glicemia (dello zucchero nel sangue) che avviene dopo i pasti è collegato a un miglioramento delle prestazioni mentali nelle ore successive. Questi fenomeni si spiegano con l’aumento dei neurotrasmettitori collegati alla memoria, all’apprendimento e all’umore. Al contrario, bassi livelli glicemici sono collegati a sonnolenza, spossatezza, mancanza di concentrazione. È importante non rimanere senza zuccheri nel sangue ma, allo stesso tempo, è importante anche non eccedere con le quantità di zuccheri semplici, soprattutto quelli aggiunti. Questa raccomandazione è fondamentale per non arrivare alla situazione opposta, l’iperglicemia, che può diminuire la capacità di attenzione e memorizzazione, oltre che aumentare il rischio di malattie cardiovascolari e diabete.

Le attenzioni che salvano la linea

Non è un dessert ogni tanto o il cucchiaino di zucchero nel caffè che deve essere evitato, bensì l’eccessivo consumo di zucchero quotidiano protratto tutto l’anno, in particolare di zuccheri aggiunti (liberi) non solo nelle bevande e preparazioni industriali, ma anche nella gastronomia domestica di tutti i giorni.  Quindi se la fetta di pandoro o panettone a Natale è concessa senza troppi problemi sono gli errori quotidiani i più pericolosi. L’energia derivata dagli zuccheri aggiunti, secondo l’Oms, non dovrebbe superare il 10% dell’energia quotidiana, meglio se il 5%. Considerando che un cucchiaino di zucchero contiene circa 5 grammi e apporta 20 calorie, in una dieta media di 2.000 calorie giornaliere lo zucchero libero introdotto non dovrebbe superare i 10 cucchiaini al giorno, ancora meglio però se ci si limita alla metà. Occorre pertanto leggere attentamente i valori nutrizionali specificati nelle etichette dei prodotti, nelle quali sono indicati sia i carboidrati (contenuti naturalmente negli alimenti), sia gli zuccheri (liberi, aggiunti al preparato). Il valore di questi ultimi è quello su cui va posta maggiore attenzione.