Pasta al forno: l’arte di farla buonissima e anche light
È la ricetta più amata dagli italiani under 35 (e non solo). Dieci consigli per sfornarla super, golosa ma anche leggera
Batte mostri sacri come la carbonara e gli spaghetti al pomodoro. Secondo una ricerca Doxa-AIDEPI la pasta al forno in tutte le sue versioni è la più amata dagli italiani, in particolare dai millennials. Ecco allora dieci consigli per prepararla al meglio e alleggerirla quando non si vuole pesare sulla bilancia.
Via libera a tutti i formati
Cannelloni e lasagne certo, ma anche mezze maniche e rigatoni, candele e paccheri. Tutti i formati di pasta possono essere messi al forno tenendo conto che la pasta secca tende ad assorbire meno i sughi (così risulta anche più leggera) e ha una resa superiore una volta cotta: se ne usa quindi un terzo in meno rispetto alla pasta all’uovo fresca che, va tenuto conto, è anche più calorica.
Si sposa con tutto
Basta un po’ di fantasia per creare ogni giorno una pasta al forno diversa. Scegliendo solo verdure il piatto diventa decisamente light mentre chi non ha problemi di linea può optare per besciamella e formaggi, sughi e intingoli.
I recipienti ideali
Vetro, ceramica e terracotta sono i materiali ideali per le teglie che accolgono la pasta al forno perché essendo cattivi conduttori fanno in modo che risulti croccante all’esterno e umida all’interno.
Per non farla seccare troppo
Meglio coprire sempre la superficie con la carta stagnola. Attenzione anche a non esagerare con il sugo: oltre ad aggiungere calorie, si rischia che il piatto risulti alla fine troppo acquoso.
Il formaggio può fare la differenza
E’ uno dei ingredienti chiave della pasta al forno. Ma lo si può scegliere in base alle esigenze. La ricotta, ad esempio, è più light della mozzarella e della provola mentre il parmigiano, essendo saporito, permette di non esagerare con la quantità e di contenere così le calorie.
La cottura varia in base al condimento
La pasta secca va sempre cotta prima di passarla al forno; nel caso il sugo sia molto ricco e liquido ci si può limitare a due terzi di cottura. Se si usa invece la pasta fresca o all’uovo si può evitare di cuocerla prima perché la naturale umidità degli ingredienti aggiunti conserva la morbidezza della pasta.
Attenzione al forno
La pasta, dicono i cuochi, è un piatto che soffre di solitudine. Va quindi controllata spesso in cottura ma soprattutto nella fase della gratinatura: la carta stagnola va tolta una decina di minuti prima del termine della cottura e va acceso il grill mantenendo sempre la massima attenzione per evitare bruciature.
Una temperatura per ogni formato
I cannelloni andrebbero sempre cotti a una temperatura elevata anche superiore ai 220° mentre per le lasagne meglio scendere a 180° per evitare di bruciarle.
Il giorno dopo è più buona
Mai buttare la pasta al forno che avanza. Il giorno dopo basta una scaldatina e la si può riportare in tavola senza che perda sapore o che risulti troppo cotta e secca.
Con il microonde è perfetta
E’ la scelta migliore quando si ha poco tempo per cucinare una pasta al forno gustosa che, grazie al tempo di cottura rapido, si può condire un po’ meno risparmiando calorie. Va benissimo anche per scaldarla il giorno dopo aggiungendo un po’ di acqua perché non si secchi troppo.
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