Insalatona: così è davvero light
Foglie piccole e dosi calibrate. Banditi i mix di proteine. L’esperta ci svela il segreto per portare in tavola un’insalata amica della linea
Regina incontrastata di pranzi e cene estivi, “l’insalatona” può nascondere non poche insidie, specie se l’obiettivo è tenere sotto controllo peso e girovita. In primis perché essendo arricchita da verdure di ogni genere, possiede un’alta disponibilità di fibra, una caratteristica che può causare gonfiore addominale e difficoltà di digestione.
Il consiglio è di aggiungere agli ortaggi solo una quota proteica, per esempio uova, tonno o formaggio, in modo da facilitarne l’assimilazione da parte dell’intestino e non aumentare l’apporto calorico.
50 sfumature… di verde
L’insalata non è tutta uguale. Ce lo spiega la dottoressa Barbara Maida, dietista a Cernusco sul Naviglio (MI). Se vogliamo realizzare una pietanza leggera è meglio evitare le varietà a foglia verde e larga, come lattuga e iceberg, prediligendo invece gentilina, cicorino, soncino e valeriana tagliate a listarelle per non appesantire.
Attenzione alle quantità
Se dobbiamo mantenerci in forma, l’imperativo è non esagerare per non trasformare la nostra insalatona in un menu iper energetico (e calorico). Ecco una ricetta veloce con le corrette quantità di ingredienti.
60/70 grammi di insalata gentilina, soncino o valeriana
Mezzo pomodoro ben maturo o 6/7 datterini
Una carota a fettine o a julienne
Un paio di fette di cipollotto fresco (a piacere)
La frazione proteica
Possiamo scegliere la nostra frazione proteica tra:
125 grammi di tonno sott’olio (in vasetto di vetro ben sgocciolato)
2 uova sode
100 grammi di salmone affumicato
100 grammi di formaggio, meglio se light (cioè con una quota di grassi in meno)
Per condire
Semaforo verde per l’olio extravergine di oliva, ma non più di un cucchiaino se abbiamo scelto tonno o salmone. Un cucchiaio se invece ci sono le uova, un po’ più asciutte. Sì al succo di limone fresco o all’aceto di mele, meno calorico rispetto al balsamico o a quello di vino. È concesso un pizzico di sale.
Il tocco in più
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