I frutti delle feste: buoni e ben augurali
Dall’uva ai mandarini cinesi. I frutti considerati di buon auspicio sono anche un prezioso concentrato di salute e di benessere
Arriva Natale e le tavole si preparano ad ospitare da protagonisti i cibi della tradizione. Tra questi anche alcuni frutti succosi considerati di buon auspicio per l’anno che verrà. La sorpresa? Queste piccole golosità sono ricche di nutrienti preziosi per il corretto funzionamento dell’organismo come suggerisce il Dole Nutrition Institute.
L’ananas
Profondamente legato alle tradizioni natalizie, è ricco di vitamine C e B6, di manganese e di bromelina, un enzima dalle proprietà antinfiammatorie, utile per alleviare gonfiori e lesioni muscolari. Inoltre l’ananas contiene calcio, potassio, magnesio, manganese, ferro, zinco e rame necessari per numerosi processi metabolici e quindi essenziali per la salute delle ossa e il corretto funzionamento del sistema nervoso.
Il mandarino
Simbolo di eternità e completezza, i mandarini, come tutti gli agrumi, sono l’alleato perfetto per una pelle giovane e ossa sane grazie al loro alto contenuto di vitamina C. Sono inoltre ricchi di ferro, magnesio, acido folico, di fibre e di fitonutrienti antiossidanti che possono offrire protezione dai malanni stagionali.
La melagrana
Ottima da mangiare a fine pasto ma anche per preparare piatti raffinati, è considerata da sempre simbolo di fertilità e ricchezza. Frutto particolarmente ricco di polifenoli e flavonoidi, contiene anche potassio, fondamentale per il corretto funzionamento del sistema nervoso e per evitare accumuli di liquidi e scorie che appesantiscono.
Il kiwi
Succoso e dissetante, è molto apprezzato durante il periodo delle feste. Fonte privilegiata di vitamina C, oltre a favorire il buon funzionamento dell’apparato cardiovascolare, aiuta, come provato da alcune ricerche, a migliorare il tono dell’umore e a far sentire più energici.
Il kumquat
La forma e il colore che lo fanno assomigliare a una pepita d’oro fanno del mandarino cinese un prezioso portafortuna. Una decina di questi frutti fornisce all‘organismo il 48% del fabbisogno giornaliero di fibre e una buona quantità di pectina che, nutrendo la flora batterica, favorisce la regolarizzazione del transito intestinale. La caratteristica che li rende unici è il fatto che si mangiano con la buccia, ottima per controllare i livelli di colesterolo nel sangue e combattere gli agenti patogeni.
L’uva
Simboleggia l’abbondanza e per questo secondo la tradizione mangiare un chicco d’uva al ritmo di ognuno dei dodici rintocchi delle campane di mezzanotte a San Silvestro è una garanzia di fortuna e ricchezza. Quel che è certo è che l’uva, essendo ricca di fibre, mantiene regolato l’intestino, a tutto vantaggio della linea e in più grazie a un potente antiossidante come il resveratrolo contrasta i radicali liberi e protegge il sistema cardiocircolatorio limitando possibili danni a carico di cuore e arterie.
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