Ricchissimo di sostanze antiossidanti utili per contrastare lo stress ossidativo il crescione ha un sapore fresco ma piccante, davvero gustoso. Scopri come utilizzarlo in cucina
È originario di Asia Occidentale, India, Africa, ma può crescere ovunque, soprattutto se vicino a corsi di acqua (è possibile coltivarlo addirittura nel letto di fiumi, torrenti, laghetti, a patto che il flusso dell’acqua sia lento). Se scegli la coltura in vaso non dimenticare di annaffiarlo in abbondanza. «Il crescione è una verdura della famiglia delle crucifere, la stessa di cavolfiore e broccoli, dal caratteristico sapore acre, pungente e fresco», spiega la dottoressa Paola De Luca, ricercatrice e nutrizionista dell’Ospedale Galeazzi Sant’Ambrogio e Punto Raf a Milano.
Nella medicina tradizionale è considerato un rimedio naturale per diversi disturbi, come dolori addominali e da ciclo mestruale, ma è ritenuto anche un anti-diabetico.
In Germania è stato approvato il crescione in qualità di medicinale omeopatico.
Proprietà nutrizionali
L’estratto grezzo di crescione, derivato dalle foglie fresche, è un concentrato di antiossidanti, carotenoidi e vitamine, tra le quali spiccano quelle del gruppo B (1,2,3,6), la vitamina C e la vitamina E. Grazie a queste molecole può vantare virtù anti-infiammatorie, energetiche, depurative e stimolanti sul sistema immunitario.
Come utilizzarlo in cucina
Puoi aggiungere le foglie fresche di crescione in zuppe e minestroni, oppure utilizzarle come contorno (condite con olio extravergine di oliva), per accompagnare secondi piatti di carne, pesce, uova. Ricorda però che cuocendole perderai più facilmente il loro contenuto nutrizionale. L’estratto di crescione è ideale per insaporire le salse: lo puoi preparare con un estrattore, che ne conserva le vitamine grazie al processo di lavorazione a freddo. La forma liquida purtroppo disperde il suo contenuto in fibra.