Cavolini di Bruxelles, cibo medicina
I cavoletti di Bruxelles hanno ottime capacità antiage, difendono l'apparato digerente, rafforzano la vista, migliorano la circolazione, fanno da scudo ai malanni invernali
I cavolini di Bruxelles sono la migliore fonte vegetale di glucosinolati, sostanze presenti in molte crucifere come cavoli e verze, considerate una sorta di scudo contro l’invecchiamento del corpo e le malattie derivanti da una cattiva alimentazione.
Nonostante la cottura, per la particolare forma botanica, conservano buone dosi di vitamina C e provitamina A, nonché molte sostanze antiossidanti.
Il mix di sostanze benefiche che li caratterizza protegge l’apparato digerente, la vista, migliora la circolazione e la salute dell’apparato neurologico e osteoarticolare.
Sulla tavola invernale
Con l’inverno, la mancanza di luce e il freddo, si sente spesso il bisogno di un surplus di energia sia fisica sia mentale: i cavolini di di Bruxelles, mangiati regolarmente, danno tono e fanno sentire rinvigoriti. La ricchezza in acido folico e potassio ne fanno un integratore verde contro l’astenia. Clorofilla e acidi fenolici, insieme alle altre vitamine del gruppo B, aiutano a sopportare meglio le temperature rigide e a difendersi meglio dai tipici malanni di stagione.
Come prepararli
I cavolini di Bruxelles vanno bolliti in acqua salata per circa 25 minuti dopo aver eliminato il torsolo e le foglie più esterne. Per renderli più gustosi si possono accompagnare con formaggio, uvetta sultanina, mandorle o noci tritate. Oppure si possono saltare in padella con bacon o speck a listarelle.
Per renderli croccanti e togliere il retrogusto amarognolo, dopo averli lessati si possono caramellare con un cucchiaio di zucchero di canna o con un cucchiaio di sciroppo d’acero e poca acqua.
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