Latte d’asina, ideale per gli allergici (e non solo)
Il latte d'asina è spesso raccomandato come sostituto del latte vaccino a chi è allergico ma, essendo ricco di virtù e povero di calorie, è adatto a tutti
Il latte d’asina è un alimento conosciuto sin dall’antichità. Le più antiche testimonianze risalgono al 2500 a.C. in Egitto. Ippocrate e Plinio il Vecchio ne prescrivevano l’uso come medicamento, mentre Cleopatra e Poppea ne conoscevano le proprietà cosmetiche. Bisognerà attendere il Rinascimento per una prima validazione scientifica. Francesco I, in Francia, su consiglio dei medici lo utilizzò per guarire da una lunga malattia: da quel momento, si diffuse l’abitudine di allevare asine in prossimità di ospedali.
Solo in tempi recenti la comunità scientifica ne ha riscoperto l’importanza, raccomandandolo come alimento alternativo negli individui affetti da allergia alle proteine del latte vaccino.
Quando serve un’alternativa
Il latte di mucca ha una concentrazione proteica tripla rispetto al latte umano e questa ricchezza in proteine termostabili, essenzialmente caseine e beta-lattoglobuline, lo rendono spesso causa di allergia. È possibile sostituirlo con formule di origine vegetale (soia) o con latti idrolizzati che hanno perso il potere allergizzante. Ma queste formule non sono sempre tollerate, sono potenzialmente allergizzanti e hanno un gusto non gradevole. Il latte d’asina, invece, è in grado di nutrire a basso rischio di allergenicità, garantendo un piacevole sapore dato dalla presenza di lattosio in quantità superiori.
Digeribile, protettivo e anche gradevole
In realtà è un ottimo alimento per tutti, in considerazione dell’elevata digeribilità, del contenuto in vitamine, sali minerali, zuccheri, immunoglobuline e acidi grassi polinsaturi della serie Omega 3. Tra i minerali spicca l’elevata concentrazione di calcio, reso facilmente assimilabile a livello intestinale dalla presenza di lattosio, che influenza positivamente la salute delle ossa.
Alleato della flora batterica
Il lattosio ha anche un ruolo probiotico rappresentando il substrato per un corretto sviluppo della flora batterica intestinale. Non trascurabile la presenza di peptidi bioattivi, come il lisozima, che ha un ruolo battericida nei confronti di microrganismi potenzialmente patogeni. Il latte d’asina agisce in modo selettivo sulla flora batterica intestinale modulando la risposta immune, antinfiammatoria e metabolica dell’organismo. Basso il contenuto calorico e il tenore di grassi saturi, pertanto è un alimento adatto anche a chi segue diete ipocaloriche.
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