Gomasio, un condimento da scoprire
Molto comune nella cucina orientale, è composto da sesamo e solo piccole quantità di sale grosso. Scopri come prepararlo
Il nome deriva dall’unione di due parole giapponesi, “goma” che indica i semi di sesamo e “shio” che significa sale. Il gomasio, un condimento molto comune nella cucina orientale e in particolare in quella giapponese, si ottiene infatti dai semi di sesamo delicatamente tostati e mescolati con il sale marino. “Adottato” a pieno titolo dalla cucina macrobiotica, non è semplicemente un insaporitore ma un ingrediente che aggiunge benefiche virtù ai piatti che lo utilizzano.
Perché fa bene
Il sesamo ha un contenuto di sali minerali molto elevato, maggiore rispetto alla gran parte degli altri semi oleosi; è molto ricco in particolare di calcio e di vitamina D e non manca di altre vitamine come la A, la E, la PP e le vitamine del gruppo B. I grassi presenti sono quelli polinsaturi, Omega 3 e Omega 6, benefici e protettivi per il sistema cardiocircolatorio. Il gomasio quindi vanta molte virtù salutari: oltre ad essere remineralizzante e ricostituente, rafforza le difese immunitarie e favorisce la digestione, migliora le funzioni epatiche.
Ma la sua principale virtù è che permette di ridurre l’apporto di sale con notevole vantaggi a livello cardiaco e circolatorio.
Come prepararlo
Il gomasio si può trovare pronto nei negozi di alimentari etnici e biologici ma si può anche preparare a casa. La proporzione è quella di 7 cucchiai di sesamo per uno di sale grosso integrale: il rapporto può comunque essere modificato in base al gusto, facendo attenzione comunque a non esagerare mai con il sale. I semi di sesamo dopo essere stati lavati vanno tostati su una placca da forno per 15 minuti facendo attenzione che non arrostiscano perché emanano una sostanza amara e tossica. Quando sono freddi vanno pestati in un mortaio con il sale fino a ottenere una polvere non troppo fine e oleosa che si conserva in un barattolo di vetro in frigorifero.
Un pizzico di sapore
Il gomasio si può usare sia a crudo sulle insalate, le verdure e il pesce ma anche aggiungere nella preparazione di primi e contorni.
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