L’igname, l’albero del pane

Redazione Pubblicato il 12/10/2015 Aggiornato il 12/10/2015

Assomiglia a una patata nel gusto e nella consistenza; in cucina è ottimo negli stufati che, grazie a questo tubero tropicale ricco di potassio, diventano un aiuto prezioso contro la cellulite

Igname

Noi lo conosciamo poco. Eppure l’igname, o yam, è considerato uno dei dieci cibi più importanti al mondo. Originario dell’Africa e dell’Asia, è coltivato e consumato in tutti i continenti anche se il 95% delle produzione si concentra in Africa, in particolare in Nigeria dove questo tubero simile alla patata sfama circa 150 milioni di persone.

Ricco di vitamine e potassio

Abituato ai climi tropicali e subtropicali, l’igname, chiamato anche albero del pane, ha buccia scura e rugosa, un peso che può variare a seconda delle varietà da pochi etti fino a venti chili e una polpa bianca che in alcune qualità assume venature viola. Non lo si può certo considerare un cibo particolarmente ricco di nutrienti ma presenta un vantaggio: insieme a vitamine C, E e K contiene un’elevata percentuale di potassio, circa il doppio di quello presente nella patata, e per questo è prezioso per favorire la diuresi e tenere sotto controllo il gonfiore e la cellulite.

Adatto per stufati o sotto forma di chips

La pasta è dura e compatta, più di quella della patata, e per questo è particolarmente adatto per gli stufati perché non si sfalda; abbinato a qualsiasi carne, dal manzo al capretto, dal pollo all’agnello, da cuocere in pentola oppure anche al forno, offre un ottimo piatto unico. Basta aggiungere l’igname a metà cottura dopo averlo tagliato cubetti e lasciato a bagno una decina di minuti in acqua fredda perché diventi più tenero.

Ottimo anche con i piatti a base di curry, ha un gusto leggermente più dolce di quello della patata che si sposa bene, oltre che con le carni, anche con le verdure in particolare le cipolle e le carote.

Un altro modo per gustare questo tubero, facile ormai da trovare anche al supermercato, è quello di friggerlo. Per evitare che la crosta che si forma in cottura sia troppo dura, meglio tagliare l’igname a fettine sottili come chips oppure a bastoncini e friggerlo in olio bollente finchè risulta dorato: è ottimo come aperitivo accompagnato da una salsa dal sapore intenso e piccante a base di peperoncino e zenzero.