Happy hour: come gustarlo senza danni per la salute e per la linea
Dolce o secco, alcolico o analcolico, fruttato o speziato: il cocktail è il re dell’aperitivo. Ecco qualche trucco per tagliare le calorie
C’è chi lo considera un rito irrinunciabile e chi se lo concede solo una volta ogni tanto. Alcuni amano prepararlo a casa, altri lo concepiscono solo in un locale.
L’happy hour è entrato nelle abitudini degli italiani e piace a tutti perché unisce convivialità e chiacchiere, buona musica e relax.
Qualche sgarro alla dieta è concesso purché, oltre a ciò che si mangia, si presti molta attenzione alle bevande.
Quante calorie?
Spesso si dimentica che ciò che si beve apporta calorie che vanno ad aggiungersi a quelle dei cibi. Sapete per esempio che una pinta media di birra chiara e un bicchiere di vino rosso contengono la stessa quantità di energia di due fette di pane? Tra i cocktails più calorici spicca il Long Island con 720 calorie, Margarita e Pina Colada circa 650. Tra i meno “energetici” ci sono il Mojito con circa 195 calorie, la Tequila sunrise con circa 190, la Sangria con circa 173, il Bloody Mary con circa 123 e il Gin tonic con circa 112 calorie.
Ecco qualche trucchetto per ridurre l’apporto di calorie: mescolare gli alcolici con soft drink dietetici o soda, scegliere spritz o bibite gassate con limonata dietetica, bere un bicchiere d’acqua tra un alcolico e l’altro (eviterete di dissetarvi con l’alcol!). Ricordate anche che le bevande alcoliche ad alta gradazione come grappa, whisky, vodka andrebbero evitate a stomaco vuoto.
Vietato esagerare
In linea generale, il massimo giornaliero consentito è circa 2-3 bicchieri di vino per l’uomo e 1-2 per la donna. Ma le variabili individuali sono tante: una dose moderata per qualcuno può essere eccessiva per un altro… Inoltre, se prima dell’happy hour c’è stato il brindisi in ufficio per il compleanno del collega, a mezzogiorno una birra per accompagnare la pizza e prima di pranzo l’aperitivo con i clienti, bisognerà tenerne conto anche di questi alcolici nel conteggio delle unità alcoliche giornaliere.
Cocktail fai da te: lavate bene frutta e verdura
Se vi preparate il cocktail a casa, ricordatevi di lavare bene la frutta e la verdura che userete per arricchire i bicchieri di gusto e colore: dati ufficiali forniti dall’Efsa, l’autorità europea per la sicurezza alimentare, riferiscono che tra i vegetali con le maggiori tracce di residui di pesticidi interferenti ci sono proprio quelli più utilizzati per le bevande da aperitivo, come pomodori, cetrioli, mele, pesche e fragole. Durante la preparazione, poi, non toccate mai il ghiaccio con le mani ma servitevi sempre di una pinza: con il congelamento non si ha la garanzia di inattivazione di eventuali patogeni presenti nell’acqua, ma solo una loro attenuazione e il rischio di contaminazione resta.
Ti potrebbe interessare anche:
- Spiedini di polpette, pomodori e crostini di pane
- Spirulina, tutta l'energia dell'alga azzurra
- Ceviche di pesce spada con cipollotti e pomodori
- Insalata estiva
- Anguria: scopri le sue proprietà inaspettate