28/01/2019

Fruttosio, il dolce alleato di chi è a dieta

Saverio Pepe
A cura di Saverio Pepe
Pubblicato il 28/01/2019 Aggiornato il 28/01/2019

Grazie al suo potere addolcente se ne possono dimezzare le quantità senza rinunciare al piacere del dolce. A tutto vantaggio della linea, dell'apparato digerente e anche dei denti

fruttosio

Il fruttosio, come dice il nome è lo zucchero semplice  presente nella frutta, specie in quella più dolce (datteri, uva, pere, mele, cachi) e poi nel miele e anche in alcuni vegetali. Per la sua struttura alimentare è il dolcificante più simile al saccarosio, per cui ha le stesse controindicazioni per chi soffre di diabete o è in sovrappeso ma non ha potere cariogeno e dunque non mette a rischio i denti.

Occhio alle differenze

Rispetto al  saccarosio, poi, è leggermente meno calorico (3,75 calorie contro 4 per grammo) e ha un indice glicemico più basso.

Ma la vera differenza la fa il potere dolcificante che è quasi doppio: la dolcezza del fruttosio varia da 1,17 a 1,75 volte quella del saccarosio, a seconda del cibo o bevanda in cui è utilizzato.

Dolce e calmante

Viene assorbito molto lentamente coinvolgendo nel suo metabolismo direttamente il fegato, per questo è consigliato a chi ha problemi di colite, fermentazione intestinale, intolleranze alimentari. In questi casi il fruttosio assicura dolcezza ma agendo come una sorta di calmante dell’intero apparato digestivo. Al contrario dello zucchero bianco non crea problemi all’equilibrio acido-alcalinico del sangue, mettendo a riposo gli organi digestivi.

Per chi fa sport o segue una dieta

Eccellente dolcificante per gli sportivi ha un basso indice glicemico e provoca un rilascio moderato di insulina nel flusso sanguigno rispetto al glucosio e al saccarosio. Per questo, in piccole quantità, è il dolcificante naturale più adatto quando si segue una dieta dimagrante. Da non sottovalutare anche l’aspetto soddisfazione: il suo elevato potere dolcificante fa sì che si possano tagliare le quantità, risparmiando calorie ma senza mortificare il palato.

Molto utile in cucina

La sua dolcezza si percepisce e svanisce molto prima di quella del glucosio e del saccarosio, esaltando al meglio i sapori di frutta e spezie. In cucina l’interazione con gli amidi delle farine, provoca una sinergia che aumenta la dolcezza, l’altezza e la morbidezza, dei prodotti da forno. Va bene anche per dolcificare le bevande, sia calde che fredde.