Tipico della Sardegna, il miele di asfodelo contiene zuccheri particolari in grado di allentare velocemente le tensioni e i dolori. Si può aggiungere alla camomilla ma anche a yogurt, formaggi, macedonie
Il miele è un alimento dalle incredibili e sottovalutate proprietà terapeutiche. Può tranquillamente essere associato alle cure farmacologiche. Dalla Sardegna ne arriva uno poco conosciuto dal colore chiarissimo che cristallizzato tende al bianco con riflessi madreperlacei: il miele di asfodelo. Le api lo ricavano dai fiori rosa pallido di un arbusto mediterraneo che cresce a diverse altitudini, da 0 a 1200 m sul livello del mare, in prossimità degli argini fluviali.
Ricco di vitamine del gruppo B e zuccheri semplici che si assorbono in maniera lenta ha un’azione specifica sull’intestino per la cura della colite.
Contiene turanosio, uno zucchero che calma i dolori rilassando la muscolatura. È anche leggermente sedativo. Per questo è così efficace. E funziona anche contro il meteorismo. Si può utilizzare sia quando la colite è caratterizzata da stipsi, sia quando invece provoca diarrea.
Nella camomilla e per una dolce tisana
Il modo più semplice per beneficiare delle sue proprietà è aggiungerne un paio di cucchiaini a una tazza di camomilla. In questo modo si potenzia e si velocizza l’azione antidolorifica e sgonfiante sul primo tratto dell’intestino. Si può prendere anche sciogliendone semplicemente un cucchiaino colmo in un bicchiere d’acqua calda. Oppure aggiunto alle tisane di erbe.
Bere dopo i pasti, senza limitazione di tempo. È consigliato anche ai bambini perché privo di effetti collaterali.
Gli abbinamenti giusti
Il miele di asfodelo, dal sapore delicato e raffinato è ottimo abbiano ai formaggi, sia freschi, sia stagionati. E poi per addolcire le macedonie di frutta fresca, nei dolci al cucchiaio alla vaniglia, per arricchire lo yogurt bianco. Si può usare anche per mitigare e addolcire il sapore forte di pesce crudo del sushi.