Brindisi di Capodanno: 10 motivi per non esagerare
Natale e Capodanno portano non solo un eccesso di cibo: spesso si tende a esagerare anche con l’alcol. Gli esperti ricordano perché è importante controllarsi
Nel mondo una persona su 3 consuma regolarmente bevande alcoliche. Sono 2,4 miliardi, di cui 1 miliardo e mezzo uomini e 900 milioni donne.
È il risultato di un recente studio, pubblicato su Lancet, dal quale emerge che il consumo di una bevanda alcolica al giorno (10 grammi di alcol) aumenta dello 0,5% il rischio di sviluppare problemi di salute e del 7% in chi ne consuma due.
Italiani e alcol
Da un’indagine dell’Osservatorio nutrizionale Grana Padano è emerso che il 74% degli italiani utilizza alcolici e, mediamente, consuma circa 10,2 grammi al giorno di alcol (gli uomini il doppio rispetto alle donne). Uno su tre beve vino e il 20% dei ragazzi inizia prima dei 21 anni. La quantità corrisponde alle dosi raccomandate dai nutrizionisti, lontane quindi da implicazioni sulla salute.
Quando si rischia
Ma a preoccupare è l’esordio precoce: l’alcol può compromettere la “maturazione” del cervello, soprattutto nelle aree coinvolte nel controllo degli impulsi, che in adolescenza non è ancora completa. L’alcol inoltre è un fattore di rischio per molti tumori (fegato, cavo orale, gola). Chi abusa di alcol è più soggetto a ipertensione, ictus e cardiopatie. Ecco perché, in vista delle feste, gli esperti elencano 10 motivi per cui, se un brindisi è concesso, anzi dovuto per inaugurare l’anno che verrà, l’abuso è sempre da condannare.
- L’abuso di alcol crea dipendenza ed è paragonabile alle sostanze stupefacenti.
- L’alcol è cancerogeno e crea danni d’organo come la cirrosi epatica.
- Indebolisce il sistema immunitario e dà una maggiore sensibilità alle infezioni.
- Riduce l’assorbimento delle vitamine A, D ed E.
- Causa malnutrizione e alterazioni del peso.
- Modifica la produzione di ormoni, ha un’azione negativa sulla fertilità e non favorisce le prestazioni sessuali: causa diminuzione della libido, infertilità e impotenza.
- In gravidanza può creare problemi al feto e al nascituro.
- Può interferire con le terapie farmacologiche in atto.
- Altera le funzioni cognitive ed è un fattore di rischio per il decadimento cognitivo.
- Altera l’attenzione, riduce i tempi di reazione e causa sonnolenza, per questo non va assunto se si guida.
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