Bresaola, amica della linea
La bresaola è perfetta per chi deve tagliare su grassi e calorie, perché è gustosa come tutti i salumi, ma molto più leggera e digeribile. Attenzione però al sale
Quando il caldo comincia a farsi sentire, cresce la voglia di mettere in tavola cibi freschi, leggeri e possibilmente già pronti. I salumi sono perfetti perché basta stenderli sul pane e accompagnarli con un’insalata e si ottiene subito un pasto completo e sfizioso.
Tra gli affettati, la bresaola è il più leggero e povero di grassi: una porzione da 50 g (5 o 6 fette sottili) apporta in media 76 calorie e solo 1,3 g di grassi.
Secondo il Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina, ne vanno matti 8 italiani su 10, che scelgono soprattutto quella in vaschette monoporzione, ideali per evitare sprechi ed eccessi.
Per chi deve dimagrire
Assenti i carboidrati, ricche le proteine (33% contro il 24% del tacchino e il 19% del prosciutto cotto) di alto valore biologico (ad alta concentrazione di amminoacidi essenziali), le vitamine (B1, B6 e soprattutto B12: una porzione copre il 15% del fabbisogno giornaliero), e i sali minerali. Per questo la bresaola è perfetta per chi è a dieta. E non a caso è il cibo più presente nei programmi proteici, metodo Dukan in testa.
E per gli sportivi
Piace molto anche agli sportivi (è ricca di potassio, fondamentale per l’equilibrio elettrolitico, la conduzione nervosa e le contrazioni muscolari) e i bambini (fornisce zinco e ferro).
Come inserirla nei menu
La versione classica e più semplice è condita con un cucchiaio di olio extravergine di oliva e due gocce di succo di limone. Si può mangiare anche 3 volte a settimana, magari cambiando la composizione del piatto: con un velo di ricotta, olio e pepe nero, oppure con rucola e scaglie di grana o parmigiano, o ancora con finocchi crudi e un cucchiaino di senape.
Anche a colazione
Potete gustarla anche a colazione, con due fette biscottate integrali, o come spuntino di metà giornata, abbinata a spicchi di mela o bastoncini di carota. È ideale dopo la palestra, per reintegrare il fabbisogno proteico, grazie alla presenza di valina, leucina e isoleucina, aminoacidi fondamentali per “nutrire” le fibre muscolari, in concentrazioni simili a quelle raccomandate dall’Istituto superiore di sanità. Ma anche prima, perché grazie alla sua elevata digeribilità, fornisce le giuste energie senza appesantire.
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