Acqua di cottura: non buttarla! Scopri a cosa serve
L'acqua di cottura della pasta ma anche quella delle verdure o dei legumi si può usare per il brodo, per la pizza e, a sorpresa, persino per le meringhe
La pasta è cotta. E l’acqua? Di solito si butta. Ma è un peccato perché è ricca di di nutrienti come sali minerali e vitamine ma anche proteine e amidi.
È utile per preparare e arricchire altri piatti e aiuta ad essere ecologisti anche in cucina.
Quella della pasta favorisce la lievitazione
L’acqua di cottura più comune, quella della pasta, è ricca di amido (lo dimostra il fatto che si presenta leggermente collosa); si può riutilizzare quindi per la preparazione di tutti i prodotti da forno che hanno bisogno di lievitare come il pane, la pizza, le focacce. Aiuta a dar struttura e forza all’impasto e a rendere più soffice la pasta. Si può usare anche per diluire i sughi e le salse un po’ troppo consistenti e per mettere a bagno i legumi che diventano più teneri.
L’idea in più Per gli stessi scopi si può usare anche l’acqua di cottura delle patate che ha un vantaggio in più: è perfetta per lucidare l’argenteria.
Quella delle verdure diventa brodo
Vietato buttare l’acqua di cottura delle verdure che è ricca di sali minerali come il potassio, il magnesio, il sodio e il calcio. Si può utilizzare per preparare minestre, cuocere la pasta, il riso e i legumi, diluire sughi e salse e in sostituzione dell’acqua per le preparazioni a base di verdure e di carne. Attenzione però a lavare bene le verdure prima di cuocerle, per eliminare la terra e i pesticidi eventualmente presenti e a non aggiungere troppo sale.
L’idea in più Una volta fredda l’acqua delle verdure è ottima per bagnare i fiori rinforzandoli.
Quella dei legumi migliora meringhe e frullati
L’acqua di cottura dei ceci (è conosciuta come acquafaba) è ricca di proteine e ha un valore nutrizionale pari quasi a quello dell’albume. Non a caso la si può utilizzare per la preparazione di meringhe vegane utilizzando solo zucchero a velo e uno spruzzo di succo di limone. Lo stesso discorso vale per la maionese che si prepara con l’acquafaba (ne bastano tre cucchiai), un cucchiaio di aceto di mele, un pizzico di mostarda e l’olio necessario a rendere la salsa cremosa.
L’idea in più L’acqua di cottura del riso aiuta a preparare smoothies e frullati energetici. Tante poi le sue virtù “cosmetiche”: si può usare per un pediluvio ammorbidente e per un bagno emolliente, come tonico per calmare gli arrossamenti e chiudere i pori, ma anche come impacco per fare i capelli morbidi e lucenti.
Quella del polpo è perfetta per il risotto
L’acqua di cottura del polpo unita a carote, sedano, cipolle e aromi è un ottimo brodo per la cottura dei risotti di pesce.
L’idea in più Si può usare anche per diluire i sughi di pesce.
Da provare
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