10 regole salva-cuore a tavola
Sale, alcol, sedentarietà e fumo tra i killer principali del cuore. Il decalogo per vivere con gusto proteggendo la salute cardiovascolare
Poco sale, tanta frutta e verdura, no a grassi saturi e sì a un bicchiere di vino. Sono i consigli della Fondazione Cardioteam Onlus, organizzazione attiva nella prevenzione delle malattie cardiovascolari.
Ecco cosa mettere in tavola per salvaguardare il cuore senza rinunciare al gusto.
- Saliera addio. Il consumo giornaliero di sale non dovrebbe superare i 5 grammi. Attualmente ne consumiamo in media più del doppio. Dimezzando le quantità, si abbatterebbe del 17% la probabilità di malattie cardiovascolari e del 23% quella di ictus.
- Frutta e verdura: 5 porzioni al giorno sono la giusta quantità per contrastare i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cellulare. Gli alimenti freschi di stagione contengono vitamine amiche del cuore (E, C, betacarotene).
- Occhio a peso e girovita. Armatevi di bilancia e metro a nastro. Un indice di massa corporea superiore al 25 kg/m2 è indice di sovrappeso, se è superiore a 30kg/m2 è indice di obesità viscerale e si associa a un rischio moderato. La circonferenza addominale non dovrebbe avere valori superiori a 80 cm.
- Semaforo rosso per alimenti raffinati e alcolici: farina bianca, zucchero, grassi idrogenati. I cibi più indicati per ridare al cuore elasticità e flessibilità sono i cereali integrali. Il vino? Basta un bicchiere o uno al dì. Niente bibite gassate né bevande zuccherine.
- Bando alla pigrizia: fate esercizio fisico moderato per almeno 40 minuti, tre volte alla settimana. Sì agli esercizi aerobici di media intensità come camminata veloce, ciclismo, sci, nuoto, no agli sforzi brevi e intensi.
- Colesterolo sotto controllo. Evitate burro, formaggi grassi, lardo, carni animali in favore di cibi contenenti Omega 3, 6 e 9 (pesce azzurro, olio extravergine di oliva).
- Nella frutta a guscio l’elisir di benessere: mandorle, noci, pistacchi aiutano a ridurre la secrezione di insulina, l’ormone che provoca l’obesità e la sodio-ritenzione nociva per il cuore.
- Fumo? No, grazie. Il rischio cardiovascolare del fumatore è 5 volte superiore a quello di un non fumatore. Anche se è passivo, provoca danni pari al 30% del fumo attivo.
- Meno zucchero = più salute. Valori di glicemia superiori ai 100 mg/dl sono un campanello di allarme, valori superiori ai 125 mg/dl sono indice di diabete che favorisce le malattie circolatorie.
- Pressione sotto controllo. A riposo non dovrebbe mai superare i 130 di massima e 85 di minima.
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