Spa e centri termali: riapertura in sicurezza
Distanziamento sociale di due metri, dispositivi di protezione individuale, ricambio d’aria e massimi livelli di sanificazione. Ecco come si sono organizzate le terme ai tempi del Covid
È un comparto che vale due miliardi di fatturato annuo e che dà lavoro a circa 60mila persone (anche se quest’anno si stima una perdita pari al 70 percento).
Le terme, che in Italia vantano una tradizione millenaria, hanno finalmente riaperto i battenti con precauzioni igienico-sanitarie anti-Covid.
Per garantire la massima sicurezza Federterme, l’associazione che riunisce 200 stabilimenti termali dislocati sul territorio ha redatto un protocollo Terme Sicure.
Il protocollo sicurezza
«Non dobbiamo dimenticare che le terme sono presidi sanitari e come tali hanno sempre rispettato regole molto rigide in materia di igiene e sanificazione. Con questo documento si vuole garantire agli ospiti la frequentazione delle strutture in assoluta sicurezza», sottolinea Massimo Caputi, presidente Federterme. Oltre alle linee guida che riguardano la fruibilità di gel disinfettanti, il ricircolo dell’aria, l’uso delle mascherine, la misurazione della temperatura con thermoscanner e la cartellonista sulle norme di comportamento, vediamo quali sono le novità salienti in materia di trattamenti erogati.
“Umidità”, no grazie
Per quanto riguarda le terapie inalatorie non sono ammesse inalazioni a getto di vapore (sono consentite solo con sanificazione completa dell’ambiente fra un paziente e l’altro se lo stabilimento dispone di postazioni singole isolate), terapie collettive (humages, nebulizzazioni), antroterapia (sosta in grotta).
A mani nude
Sì alla pratica di massaggi senza guanti. Prima e dopo la seduta l’operatore effettuerà il lavaggio e la disinfezione delle mani e dell’intero avambraccio fino al gomito. Durante la sessione l’operatore e l’utente indossano i dispositivi di protezione individuali previsti.
In acqua
In piscina deve essere mantenuta la distanza interpersonale minima di due metri, per questo verrà definito il numero massimo di persone che possono accedere contemporaneamente alla vasca. Se la piscina è coperta deve essere attivo un sistema di estrazione dell’aria, come da normativa vigente.
L’idrokinesiterapia deve avvenire in vasche dedicate, che permettano al fisioterapista di indicare i movimenti al paziente rimanendo fuori dall’acqua (fa eccezione la riabilitazione di persone disabili per la quale è consentita la presenza in vasca). I pazienti devono effettuare una doccia preliminare e devono essere sanificati i corrimani della vasca e gli attrezzi utilizzati al termine di ogni trattamento.
In palestra
Anche la palestra (riabilitazione o frequentazione libera) deve essere frequentata da un numero massimo predefinito di persone nello stesso momento. Nei locali deve essere assicurata circolazione e ricambio d’aria.
Ti potrebbe interessare anche:
- Sole e sport: non dimenticare di proteggere la pelle!
- Tintarella 10 e lode con gli impacchi alla frutta
- Piedi perfetti? Bastano pochi minuti al giorno
- Cellulite, in estate non dimenticare di…
- Depilazione, sei altruista o mainstream?